Yara Gambirasio, il padre rompe il silenzio: “Vinceremo solo quando…

Yara

I genitori di Yara Gambirasio sono sempre stati molto riservati. Difficilmente parlano del caso che ha sconvolto loro la vita

Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate barbaramente uccisa. Adesso a pagare per il suo omicidio è Massimo Bossetti, ma c’è chi non lo ritiene colpevole.

La famiglia di Yara rompe il silenzio

Non sono mai stati disposti a parlare di Yara Gambirasio e della loro bambina. I genitori della ragazzina sono sempre stati molto gelosi della loro privacy. Con un dolore così eccessivo da archiviare, è difficile parlare pubblicamente senza vivere sempre lo stesso dolore:

“Vinceremo quando sua passione diventerà più importante del suo destino”

Qualche giorno fa, il padre di Yara è intervenuto alla conferenza di presentazione del torneo di calcio La Passione di Yara a Milano Fonte.

Le parole del papà di Yara

Il padre di Yara non poteva non dire poche ma sentite parole alla conferenza di presentazione del torneo di calcio La Passione di Yara. Ecco cosa ha detto l’uomo:

“Oggi è un’altra manifestazione. Sono due binari diversi, quello che è stato non deve intaccare il lavoro dell’Associazione, vi chiedo di capire anche se per voi è difficile quello che voglio dire, quando i progetti della passione di Yara diventeranno più importanti del suo destino noi avremo vinto”.

Così il padre di Yara Gambirasio, Fulvio ha commentato il lavoro dell’associazione nata proprio per ricordare la ragazzina di Brembate.

Poche parole che comunque ricordano quanto importante era per Yara lo sport e come la sua passione stava diventato il suo destino, un destino che qualcuno ha interrotto troppo presto. Ma è davvero Bossetti l’assassino, c’è ancora qualcuno che non pensa sia lui il vero colpevole. Le prove ci sono, ma non solo schiaccianti.

La verità di Bossetti

C’è il DNA di una persona sul corpo della ragazzina che non è stato ancora identificato. Se un giorno venisse fuori l’identità della persona in questione Bossetti potrebbe avere una posizione sicuramente meno importante nell’omicidio.

Massimo, secondo sua sorella, sa più di quello che ha raccontato. Ma il fatto è che fare nome potrebbe essere deleterio sia per lui che per la sua famiglia. E’ per questo che Massimo eviterebbe di dire la verità.