Nina Moric è finita in tribunale per diffamazione nei confronti di Belen. Ora la showgirl sarà costretta a risarcire Belen pagandole una multa salata
Belen Rodriguez ha vinto, otterrà un risarcimento da Nina Moric. Per cosa? La questione delle offese pubbliche. Un tempo i rapporti tra le due erano molto tesi.
Belen, la lite con Nina Moric e le offese
Nina Moric è stata condannata per diffamazione nei confronti di Belen Rodriguez: ora dovrà pagare duemila euro di risarcimento danni e 600 euro di multa. La modella croata è stata accusata di diffamazione aggravata per avere definito ‘viado’ la showgirl argentina in un’intervista alla trasmissione radiofonica ‘La Zanzara‘ nel settembre 2015.
Una questione quindi di 3 anni fa, che però si è conclusa solo poche ore fa. Oltre a condannare l’imputata al pagamento delle spese processuali e di quelle legali della parte civile, ha però concesso alla Moric le attenuanti generiche ed ha escluso l’aggravante del reato di diffamazione. Non è solo “viado” l’aggettivo rivolto a Belen, ma anche «strega cattiva». Per non parlare delle accuse relative al suo atteggiamento in caso quando la showgirl era la compagna di Fabrizio Corona. Nina, infatti, l’ha accusata anche di girare «nuda» per casa davanti al bambino in casa con l’ex paparazzo.
Il risarcimento a Belen
A Belen, Nina Moric, secondo Leggo dovrà pagare duemila euro di risarcimento danni e 600 euro di multa. Nella requisitoria si legge:
«L’imputata si è espressa in modo offensivo e lesivo del decoro della parte offesa».
Il legale di Belen Rodriguez, Andrea Righi, aveva depositato una memoria con la richiesta di 20mila euro di risarcimento per:
obiettivo salvaguardare la dignità di una madre».
Dopo la lettura del dispositivo, il legale della modella 41enne, l’avvocato Solange Marchignoli, che aveva chiesto l’assoluzione della sua assistita sostenendo che la parola ‘viadò era stata proferita da Moric in un contesto satirico. Belen stessa in tribunale aveva dichiarato:
«Mi ha accusato di avere molestato suo figlio, un’accusa gravissima dalla quale ho sentito il dovere di difendermi in quanto mamma. Darò in beneficenza i soldi di un eventuale risarcimento».
E ancora:
«Mi fermavano le mamme al parco quando ero con mio figlio, chiedendomi spiegazioni».