Giochi, Decreto Dignità: campagne pubblicitarie più forti rispetto a prima del divieto

“Il Decreto Dignità prevede il divieto alla pubblicità del gioco d’azzardo ma chiunque abbia un contratto in vigore può continuare a fare adv fino a luglio del prossimo anno. Tuttavia, la decisione prematura di Facebook e Google di vietare nei propri canali la pubblicità all’azzardo è stato un grosso colpo per l’industria. Ciò avrà un impatto piuttosto significativo sul marketing per qualsiasi operatore, perché è fondamentale per i bookmaker raggiungere i propri fan attraverso Facebook”,

ha dichiarato in una recente intervista il manager di Leovegas Italia Niklas Lindahl.

Lindahl sostiene che si è trattato di una scelta prematura e inutile, poiché la pubblicità su Facebook avrebbe potuto continuare fino all’estate del prossimo anno.

“Il governo voleva ridurre la pubblicità ma, a causa della finestra di opportunità, tutti gli operatori ora cercano di commercializzare i propri prodotti nella maniera più forte possibile, quindi in realtà il marketing sembra essere più intenso ora rispetto a prima del divieto”,

specifica il dirigente di Leovegas.

Leovegas sta lavorando a livello di Unione Europea. StarVegas sulla stessa lunghezza d’onda.

La società ha presentato un reclamo sottoponendo la questione alla Commissione Europea, perché il decreto ha violato diverse leggi dell’UE.

“Siamo fiduciosi che l’UE si sieda e parli con il Governo italiano segnalando che la norma non può restare in vigore e va rimossa. Prima o poi verrà un nuovo governo. Abbiamo parlato con l’opposizione che ritiene questa nuova legge completamente fuori luogo, quindi speriamo che quando arriverà un nuovo governo, calibreranno questa norma con una legge più sensata”.

Lindahl sostiene che gli operatori con licenza devono assumersi la responsabilità di prendersi cura dei giocatori e di commercializzare i giochi in modo responsabile. Prende come esempio il Regno Unito dove esistono standard più severi, come quelli suggeriti dalla Gambling Commission che consentono di migliorare e operare nel modo più giusto. Cita inoltre l’iniziativa di LeoVegas che ha deciso di prendere una parte del proprio budget di marketing e utilizzarlo per promuovere il gioco responsabile. Le considerazioni di Lindahl trovano conferma anche nelle strategie di altri operatori, in particolare di StarVegas, che negli ultimi due mesi ha investito risorse per il rilancio della piattaforma AAMS, oltre alla programmazione di campagne legate al Gioco Responsabile.

“La cosa certa è che i giocatori continueranno a giocare nonostante tutto”

“Basta guardare il divieto di alcol negli Stati Uniti dove le persone hanno continuato a bere trovando modi alternativi per farlo. È la stessa cosa con i giochi d’azzardo. L’Italia è un mercato fiorente, gli italiani continueranno a giocare d’azzardo. Avranno solo più difficoltà a trovare i siti giusti”, prosegue Lindahl.

Per quanto riguarda la posizione degli affiliati, potrebbero decidere di uscire dal mercato .it o tornale all’illegalità in quanto rischiano di essere sottoposti a pesanti multe.

“Il Governo crede che il divieto alla pubblicità sarà seguito come esempio dagli altri Paesi Ue. Ritengo che sia una legge folle che va contro la raccomandazione dell’Unione europea. L’Italia da un lato rilascia le licenze agli operatori e dall’altro li vieta a promuovere la loro attività. Ma come si può promuovere un’attività senza marketing? La situazione potrebbe ritorcersi contro i giocatori vulnerabili che potrebbero finire su siti illegali che non si interessano affatto alla loro tutela”, conclude Lindahl.