Definì la Lega di Salvini razzista: arriva la mazzata finale per la Kyenge

mazzata finale per la Kyenge

Kyenge definì il Carroccio razzista, ora ne sta pagando le conseguenze

Il processo a carico di Cècile Kyenge continua. Qualche anno fa quest’ultima disse una frase infelice nei confronti dell’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini. Per questo motivo la parlamentare è finita in Tribunale e fino ad ora è sotto processo.

Cècile Kyenge querelata dalla Lega

La deputata Cècile Kyenge è stata querelata dalla Lega di Matteo Salvini perché durante un comizio avvenuto l’8 agosto del 2014 a Fontevivio, la donna definì il Carroccio un partito razzista. Nella giornata di ieri, venerdì 14 settembre, il vicepremier leghista e il suo partito si sono costituiti parte civile. Non sono state accolte, però, le eccezioni della difesa che si opponeva all’ammissione delle parti civili. La difesa della deputata che ha chiesto di poter sentire sia il leder del Carroccio che l’esponente dem.

La replica dell’ex deputata del Pd su Facebook

Qualche ora fa sul suo profilo Facebook Cècile Kyenge ha postato la notizia in questione scrivendo anche questo messaggio:

“Oggi a Piacenza: Salvini mi cita in tribunale, perché ho detto che la Lega è razzista. Secondo voi lo è? Giudicate voi”.

Inoltre, l’ex deputata del Partito democratico ha concluso in questo modo:

“L’accusa nei miei confronti è paradossale, negare le dichiarazioni razziste degli esponenti leghisti è negare la realtà. Ho deciso di partecipare responsabilmente all’udienza, potevo scegliere di utilizzare l’immunità ma trovo giusto essere qui. Salvini non c’è”.

Il ministro dell’Interno Salvini non c’era veramente. Ma ricordiamo alla Kyenge che il vicepremier leghista era in Austria per partecipare a un vertice per risolvere i problemi sulla vicenda migranti. Ecco il post della deputata sul suo profilo Facebook: