Domenica In: Mara Venier e la Rai sotto accusa, indagini in corso

Domenica In è iniziata da meno di una settimana e per Mara Venier pare siano iniziati già i primi problemi. Secondo alcune fonti, la presentatrice avrebbe pronunciato delle parole poco carine in fascia protetta portando grandi problemi alla Rai. Scopriamo insieme cosa è accaduto.

Mara Venier e il dibattito su Asia Argento

Nel corso del talk show, nella puntata del 16 settembre, negli studi di ‘Domenica In’ si è discusso del caso Asia Argento. L’attrice come tutti sanno si è trovata al centro di una grande polemica, venendo accusata di molestie sessuali su un sedicenne. Ad oggi le indagini sarebbero ancora in corso ma ovviamente tutte le tv e giornali del mondo si chiedono cosa realmente è accaduto.

Intanto, il deputato del Pd Michele Anzaldi ha voluto citare la RAI e la conduttrice in giudizio facendo chiarezza su alcune parole vietate in fascia protetta, (le frasi incriminate sarebbero ‘passera’ e ‘cunnulingus’).

La decisione del deputato Michele Anzaldi

Dopo le lamentele da parte dei telespettatori, il deputato ha sollecitato l’intervento di Fabrizio Salini e dell’Agcom. Nella lettera, il parlamentare ha invitato tutti a riflettere sulla questione spiegando in poche parole che le tematiche riguardanti il sesso o la violenza devono essere trattate con prudenza. Alle 14.00 del pomeriggio, le famiglie sono di fronte alla TV insieme ai loro figli e per tale ragione bisogna rispettare le regole.

Il commento di Asia Argento su Domenica In

A quanto pare nemmeno Asia Argento ha preso bene la discussione avvenuta nel salotto di ‘zia Mara’. La figlia del noto regista, infatti, a poche ore dalla messa in onda sul suo profilo twitter ha scritto:

“Non sono abituata a vedere certi processi consumati in squallidi salotti televisivi direttamente sulla mia pelle”.

Di conseguenza, anche la Venier leggendo il post dell’attrice, ha voluto difendersi dalle accuse.

“Non conosco Anzali ma sono felice di incontrarlo al più presto. Nella mia trasmissione non mi pare ci sia stato nulla di così scandaloso, la parola passera non mi sembra incriminatoria”.