Oggi, 18 luglio 2014, si celebra in tutto il mondo il “Nelson Mandela day“. Mandela è scomparso lo scorso 5 dicembre. Oggi avrebbe compiuto 96 anni. Per questo motivo il motore di ricerca Google ha deciso di dedicare a lui il doodle di apertura, nel quale sono riportate le frasi significative del premio Nobel per la pace.Tra le tante ricordate ce n’è soprattutto una: “La maggior gloria nella vita non è non cadere mai, ma rialzarsi ogni volta che si cade”. Ma chi era Nelson Mandela e come nasce la sua leggenda?
Nelson Mandela nasce il 18 luglio 1918 a Mvezo, villaggio Transkei (sud est) da una famiglia appartenente all’etnia Xhosa. Dopo una formazione di tipo metodista, frequenta l’Università di Fort Hare per poi trasferirsi a Witwatersrand, dove studierà Legge. Qui Mandela inizia a frequentare i gruppi di militanti, in particolare i più importanti membri dell’African national Congress (ANC), il primo vero partito fondato dai Neri d’Africa. Nel 1944 prende parte alla Lega della Gioventù dell’Anc e lo stesso anno sposa Evelyn Mase.
Madiba nel 1961 fonda l’MK, Umkhonto we Sizwe (‘Lancia della Nazione) organizzazione che si occupa di preparare atti di sabotaggio, guerriglia e ogni altro tipo di intervento armato destinato. Per questo motivo nel 1962 verrà condannato a 5 anni di carcere, poi alla reclusione a vita.
Il messaggio lanciato da Mandela durante tutta la sua lotta sarà quello della difesa del diritto degli deboli di opporsi ad ogni tipo di sopruso, con il ricorso anche alle armi, ove necessario. L’imperativo della battaglia di Mandela è stato però quello di contrastare tenacemente l’apartheid. Bianchi e neri avrebbero dovuto imparare a vivere pacificamente e convivere nella stessa terra, il Sudafrica.
Anche durante i suoi lunghi anni di prigionia a Robben Island (ben 27), Mandela non perde mai la fiducia in un mondo migliore e riesce anche a conseguire la laurea in Legge. E’ un uomo forte, indistruttibile, che presto diventa un modello di riferimento per tutto il mondo, un nuovo Gandhi. Anche Barack Obama, dopo la sua elezione, riconosce che senza di lui non sarebbe mai diventato primo presidente.
Oggi, non possiamo fare altro che ricordare quest’uomo che con la forza delle proprie idee rivoluzionarie ha cambiato profondamente l’Africa nonché i rapporti con il mondo occidentale. Uno dei doni più belli alla memoria di Madiba è senza dubbio il murale realizzato da alcuni nomi della street art nei pressi della Fabbrica del Vapore a Milano, così come si segnalano la statua di Nelson Mandela di due metri nonché la messa all’asta di tutti i suoi oggetti e cimeli più strani e curiosi. Tutto ciò dimostra che Mandela non morirà mai, anzi, vivrà sempre di più grazie alla sua opera di libertà, grazie alle tracce di un disegno superiore lasciatoci da un uomo irripetibile, una leggenda, per l’appunto.