Epatite C: esiste il rimedio!

epatite c
Trovato rimedio approvato dall'Unione Europea per l'epatite c

L’epatite C, una delle più importanti patologie attualmente conosciute, potrà essere sconfitta definitivamente: non è una della solite bufale mediatiche, ma una certezza confermata da diverse riviste mediche e giornali online, tra cui TgCom 24. L’Unione Europea ha infatti approvato e benedetto un nuovo farmaco, anzi ad essere più precisi l’unione di ben due farmaci, ossia il Daclatasvir associato al Sofosbuvir, che avrebbe una percentuale di guarigione del 100%.
Prima di entrare nel cuore del farmaco e capirne gli effetti, cerchiamo di inquadrare questa malattia, di capire le origini, i sintomi e la diffusione.

Epatite C: di cosa stiamo parlando?

L’epatite C è una malattia infettiva che colpisce il fegato il quale, se non si interviene tempestivamente, si cicatrizza causando così la cirrosi; a suo volta, la cirrosi porta a insufficienza epatica e tumori.
La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto diretto con il sangue infetto, spesso a seguito di uso di droghe o trasfusioni di sangue mal eseguite; secondo una recente stima, i malati di epatite C sarebbero circa 140 milioni e per quanto riguarda il nostro paese, il numero di infetti si aggira sul milione di individui.
Come detto sopra, il veicolante che maggiormente porta alla trasmissione del virus è l’utilizzo di droghe endovenose, e quindi il contatto con siringhe e affini: a dimostrarlo sono i dati, che evidenziano una presenza di virus del 60-80% nei paesi che maggiormente utilizzano droghe assunte per endovena.
Altro fattore di rischio è la trasmissione sessuale: l’epatite C infatti si può trasmettere anche durante un rapporto, soltanto nel caso in cui vi sia uno scambio di sangue; chiaramente avere rapporti con partner occasionali aumenta il rischio di contaminazione.

 

Rimedio per epatite C: di cosa si tratta?

Il Daclatasvir in associazione al Sofosbuvir andrebbe assunto per via orale, e la sua particolarità starebbe nella brevità del trattamento terapeutico (solo 12 o 24 settimane) rispetto ai precedenti rimedi canonici che duravano anche 48 settimane.
In questo modo il virus viene attaccato sia per quanto riguarda la replicazione che l’assemblaggio virale, con ottimi risultati anche per  i casi più difficili che prima non potevano essere risolti.
Con il via libera dell’Unione Europea, il farmaco potrà essere commercializzato in tutti i 28 stati membri e successivamente utilizzato senza alcun tipo di vincolo; un traguardo importante, raggiunto grazie alla cooperazione internazionale e che gioverà in maniera davvero considerevole ai circa 9 milioni di malati di epatite C cittadini dell’Unione.

Un altro traguardo in nome del miglioramento della vita e della salute umana, non possiamo esserne che felici.

 

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