Walter Nudo in difficoltà, l’appello su Instagram

Walter Nudo, vincitore della terza edizione del Grande Fratello Vip, ha chiesto aiuto tramite le storie di Instagram, ecco perché.

Walter Nudo su Instagram: ‘Sono due giorni che non dormo’

Sono passati solamente due giorni dalla finale della terza edizione del Grande Fratello Vip. Walter Nudo ha trionfato e, attraverso un video su Instagram, ha voluto rendere partecipi i suoi follower dell’euforia del momento ma anche delle prime difficoltà:

Volevo dire che sono due giorni che non dormo. L’ultima volta è stato domenica sera, poi più niente. Ma non mi voglio fermare, voglio ascoltarvi, abbracciarvi, mi fermate per la strada per una foto e per farmi i complimenti. Sono molto felice e non voglio dormire anche per paura di svegliarmi e scoprire che è tutto un sogno.

Walter Nudo è stato, ovviamente, molto ironico e divertente in questo messaggio e ha continuato a scherzare con chi lo segue anche nei giorni seguenti.

Walter Nudo, l’appello sui social

Martedì sera Walter ha potuto finalmente riposare, ma prima ha fatto una serie di Story su Instagram in cui era propenso alla meditazione. Purtroppo, la tecnica non è riuscita. Il presentatore e attore proprio non riusciva a prendere sonno. Poi il sorprendente appello all’amico e finalista Andrea Mainardi, lo chef rivelazione della terza edizione del Grande Fratello Vip. Walter si è rivolto a lui implorandolo di raggiungerlo in albergo:

Andrea mi hai lasciato da solo, capisco che c’è Anna ma a me chi ci pensa? Vedi che non riesco a dormire senza di te?

Walter ha poi confessato lo scherzo e ha colto l’occasione per dire ad Andrea Mainardi che sente la sua mancanza perché abituato a dormire insieme a lui, ma di essere sicuro di vederlo presto e che l’amicizia continuerà senza problemi. Ha aggiunto che arrivare con lui alla finalissima è stato un grande onore. Ovviamente, alla fine, Walter non ha avuto nessun problema ad addormentarsi e ha condiviso il risveglio del mercoledì con i follower, contento di poter uscire dopo due mesi e mezzo di “reclusione”.