Il Commissario Montalbano, ultima puntata del 18 febbraio: spunta un diario pericoloso

La seconda e ultima puntata de ‘Il Commissario Montalbano’ vi aspetta lunedì 18 febbraio in prima serata su Rai Uno. Il tema centrale di questo ultimo appuntamento è il dopoguerra. Curiosi di sapere in che cosa si sono cacciati i personaggi interpretati da Luca Zingaretti, Cesare Bocci e Angelo Russo?

Il Commissario Montalbano ultima puntata del 18 febbraio

La seconda puntata e ultima puntata de Il Commissario Montalbano s’intitola ‘Un diario del ‘43’ ed è ispirata da due racconti scritti da Andrea Camilleri (‘Il Diario del ‘43’ e ‘Being Here’). Il preside Burgio trova un libricino sepolto nella sabbia e lo consegna a Montalbano. La data incisa sul diario è il 1943 e ciò che c’è scritto spiazza il commissario. L’autore del diario era un certo Carlo Colussi, un 15enne fascista.

Nel diario aveva raccontato di aver scoperto qualcosa di terribile durante la guerra e che era in atto un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia. Tocca a Salvo Montalbano verificare la veridicità del racconto scritto dall’allora 15enne Carlo Colussi.

Durante le indagini, viene fuori che il giovanotto è poi emigrato in America. Anche in questa ultima puntata si parla di migrazione, questa volta dall’Italia verso gli Stati esteri.

Spoiler ultima puntata de Il Commissario Montalbano

Altre due storie, però, si intrecciano con quella raccontata nel diario del ’43: i due novantenni John Zuck e Angelino Todaro. Il primo fu fatto prigioniero dagli americani. Dopo la perdita dei genitori, John aveva deciso di restare negli Stati Uniti d’America. U

na volta tornato a Vigata, il signor Zuck scopre che il suo nome è stato inciso erroneamente su una lapide di un caduto in guerra e chiede al Commissario di risolvere la faccenda. L’altro novantenne, Angelino, è un ricco imprenditore che, però, viene trovato morto. Salvo Montalbano e la sua squadra cercano di fare luce su queste tre storie che sono inspiegabilmente collegate tra loro.