Annamaria Franzoni libera, lei insiste: ‘Sono innocente’

Annamaria Franzoni (47 anni) ha rivolto un appello agli italiani tramite il suo avvocato Paola Savio:

‘Ho scontato la mia pena, ma sono innocente. Ora dimenticatevi di me.’

Certo che il caso in cui lei è stata coinvolta sarà davvero difficile dimenticarlo. La donna si sarebbe macchiata di uno dei delitti più aberranti che un essere umano possa compiere: l’omicidio di suo figlio. Il piccolo Samuele Lorenzi aveva solamente tre anni quando venne ucciso il 30 Gennaio 2002. Per tale delitto la Franzoni è stata condannata a 16 anni di reclusione.

Annamaria Franzoni: 11 anni in carcere

Annamaria Franzoni ha scontato 11 anni di carcere, di cui quattro ai domiciliari presso l’abitazione della sua famiglia presso Ripoli Santa Cristina (Bologna). La donna, con tre mesi di anticipo rispetto al previsto, è tornata in libertà. Questo è stato possibile grazie all’indulto ed alla buona condotta della 47enne. Il legale della donna, Paola Savio, ha dichiarato:

‘E’ finita una storia giudiziaria che la mia cliente ha sempre vissuto nel rispetto delle regole, pur professando sempre la sua innocenza.’

Sembra che Annamaria, dopo 17 anni di guai giudiziari, voglia dimenticare tutto, sia per il suo bene personale che per quello dei suoi cari. Annamaria Franzoni è stata reclusa presso il carcere della Dozza a Bologna. Inizialmente, la Franzoni venne condannata a 30 anni per l’omicidio del piccolo Samuele; in seguito la pena è stata ridotta a 16 durante il processo di appello.

Dal 2014 la 47enne beneficiava dei domiciliari presso la sua abitazione sull’Appennino bolognese. Annamaria Franzoni è sposata con Stefano Lorenzi, i due sono genitori di altri due figli: Davide (23 anni) e Gioiele (15). Quest’ultimo è nato l’anno dopo l’omicidio del fratello Samuele.

Il mistero del delitto di Samuele

La morte di Samuele Lorenzi risale al 30 Gennaio di 17 anni fa quando il piccolo venne ritrovato dalla madre Annamaria agonizzante in una pozza di sangue. Il delitto si consumò nell’abitazione di famiglia presso la frazione Montroz nel comune di Cogne. Il bambino sarebbe stato massacrato con ben 17 colpi al cranio. L’oggetto contundente con cui venne ucciso Samuele sarebbe stato composto di rame e non è mai stato rinvenuto.