Domenica 22 settembre Massimo Giletti riprende la conduzione di Non è L’Arena, in prima serata su La7. In una serata sempre più caotica e caratterizzata da grandi concorrenti – Fabio Fazio trasferitosi su Rai Due e la new entry Barbara D’Urso con Live – Non è la D’Urso – il noto presentatore dovrà fare i tripli salti mortali per mantenere gli ascolti conquistati negli ultimi due anni.
A ridosso della prima puntata, l’emittente di Urbano Cairo ha rivelato quale argomento tratterà al debutto: indagheranno sul Prati gate, raccontato dalla D’Urso settimana scorsa, ospitando Pamela Perricciolo (alias Donna Pamela) ed Eliana Michelazzo.
Lo scorso anno partiva Jimmy Bennet, quest’anno si occuperà dell’ex primadonna del bagaglino, tematiche non tipicamente affrontate nei talk show. Questo perché, come un allenatore di calcio gli disse, non deve dare punti di riferimento e lui l’ha sempre fatto, cercando sempre di andare controcorrente. Se intendi tenere e fare numeri – racconta Massimo Giletti a FanPage.it – non devi mai ripeterti, devi sempre azzerare e ripartire, stravolgendo pure la propria natura. Non bisogna mai essere scontati.
In merito al caso Prati-Caltagirone, se ne occupa perché secondo lui tra qualche anno finirà nel libro delle fake news e di come la tv ha gestito qualcosa che si capiva immediatamente non fosse attendibile. Gli interessa comprendere, attraverso questa storia, la fragilità delle donne immischiate in certe situazioni. È convinto che la Prati possa avere commesso errori, ma rimanendo sempre una vittima.
Rispetto alla prima puntata della D’Urso, sottolinea la differenza sostanziale: ha la persona protagonista. Per Massimo Giletti la showgirl merita di poter raccontare la sua verità: ritiene non sia ancora accaduto. La sua versione gli interessa, pure rapportandola a un’inchiesta realizzata.
“chi dice bugie?”
Domanda Massimo Giletti. Intende scoprire quale sia il ruolo nella storia di quella televisione che sostiene di essere sotto testata giornalistica.
Mentre disse esplicitamente di andare contro Fazio per ragioni precise, compreso il sentirsi in dovere di spingersi a riprendersi la domenica, non va contro la D’Urso. La rispetta molto, sa fare tv, una persona così impegnata merita rispetto anche solo per la forza fisica. Frequentemente non ne condivide però lo stile. Crede si rischi spesso di fare brutta figura. Essere sotto testata giornalista – asserisce il presentatore – richiede massima attenzione. Tuttavia, lo ripete: non è lei la sua avversaria.
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