Vergognati di aver chiesto una sanzione per volontari che salvano animali che voi sopprimete.
Questo tuona Valerio Vassallo, presidente della Lega Internazionale Vigilanza (Liv), al Direttore del servizio veterinario ASL di Biella, per la multa di oltre 400 euro notificata alla sua associazione. La colpa della Liv sarebbe stata quella di non denunciare il ritrovamento e il salvataggio di due conigli affetti da mixomatosi, una malattia virale gravissima e molto contagiosa. I due esemplari sono stati abbandonati probabilmente perché malati, sulla strada tra Piatto e Bioglio, verosimilmente da un allevatore privato totalmente incosciente del grande rischio a cui ha esposto la zona; infatti un contagio diffuso avrebbe potuto causare la morte o l’abbattimento di molti esemplari. Vassallo e i volontari della Liv si sono limitati a togliere i due animali dalla strada e ad affidarli alle cure di un veterinario che li ha sottoposti ad una terapia di supporto. Purtroppo il virus è ad oggi incurabile e ancora non si sa se i due sopravviveranno.
Invece di lodare un simile gesto e di procedere con tempestive indagini per sanzionare in maniera esemplare l’allevatore colpevole, sembra che il veterinario ASL se la sia presa proprio con la Liv per non avere denunciato immediatamente l’accaduto.
E come potevamo farlo, visto che non siamo veterinari e non possiamo emettere diagnosi
risponde il presidente dell’associazione. Infatti la diagnosi infausta di mixomatosi è avvenuta in seguito grazie alle analisi svolte dal veterinario che sta prestando le cure ai conigli. Al momento del loro ritrovamento, i volontari Liv si sono limitati a raccogliere dalla strada due animali ammalati e spaventati. Vassallo ha annunciato che presenterà subito ricorso contro questa sanzione che mette in difficoltà il progetto Liv di un rifugio per animali adottabili solo da vegani e vegetariani: l’Animal Rescue. Il presidente Liv dalla sua pagina Facebook accusa l’ASL biellese di intralciare l’operato di un’associazione animalista ma di non occuparsi di problemi come allevamenti fuori norma, randagismo, colonie feline, cani non registrati tenuti alla catena e fauna selvatica abbattuta illegalmente. Accuse pesanti e nemmeno troppo velate di un connubio dell’ASL con i ‘poteri forti’ di allevamento e caccia contro chi fa valere la legge per la tutela degli animali. Conclude Vassallo:
Dimettiti e lascia il posto ad un veterinario animalista!
Non resta che seguire la vicenda e sperare che la sanzione venga annullata data la sua totale insensatezza. Troppo spesso le associazioni e i cittadini che sperano nell’aiuto dei veterinari ASL per la tutela degli animali e per la denuncia in caso di maltrattamento, trovano dall’altra parte reticenza, incompetenza e mancati interventi. Peccato che la legge imponga che siano proprio i sanitari ASL ad dover intervenire per tutelare gli animali e solo la loro versione ha valore agli occhi della legge. Sarebbe forse un sogno troppo grande se tale ruolo fosse ricoperto da animalisti veri e non da personaggi ambigui e spesso collusi. Per sapendo che vi sono lodevoli eccezioni, dobbiamo purtroppo constatare ogni giorno sul campo che la maggioranza dei veterinari ASL non rispetta o non considera i protocolli di intervento e a farne le spese sono sempre gli animali.
Ma gli animalisti come Valerio Vassallo hanno la pelle dura e andranno avanti consapevoli che quando si inizia a dare fastidio significa che si è sulla strada giusta per cambiare le cose.
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