Morte sospetta ad Imola, in provincia di Bologna, lascia pensare ai Carabinieri che si tratti di un caso di omicidio. Un rumeno ha telefonato ai soccorsi e ha detto loro “mia moglie non respira più”. È giallo dunque sul decesso della donna, e gli inquirenti calcano la pista dell’omicidio volontario.
La vittima di questa misteriosa morte è una donna, anch’essa di origine rumena, di 52 anni. Nel cuore della notte, secondo quanto asserito dall’uomo che ha allertato il 118, la moglie ha smesso di respirare.
I due si trovavano nel loro appartamento. Quando anche i Carabinieri della Compagnia di Imola sono arrivati presso la loro abitazione, hanno trovato il corpo senza vita della donna e l’uomo ad aspettarli. Gli inquirenti si stanno avvalendo dell’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna, per venire a capo della situazione.
La telefonata è arrivata nelle prime ore del mattino. Il falegname Ioan Pascalau ha allertato i soccorsi dopo aver notato che la moglie non respira più. Tuttavia, ai carabinieri intervenuti sul luogo dell’accaduto, è parsa strana la situazione, per cui sospettano che a provocare la morte della donna sia stato il marito stesso. Hanno dunque ritenuto opportuno disporne l’arresto.
Ad avallare i sospetto dei carabinieri i segni evidenti sul corpo della vittima. Gli investigatori hanno infatti notato delle ecchimosi, tipiche da omicidio. Quando i soccorso sono giunti a casa della coppia infatti, la donna era già morta da molto tempo. Il che ha innescato un meccanismo investigatorio ai danni del rumeno.
I segni evidenti sul corpo della donna hanno insospettito il medico, che ha ritenuto opportuno allertare a sua volta le autorità. A condurre le indagini il Magistrato del Pubblico Ministero Massimiliano Rossi.
La Stampa ha spiegato che i militari sono giunti sul luogo dell’accaduto in quanto il medico intervenuto con il 118 ha ipotizzato non si trattasse di morte naturale.
Il principale indiziato di omicidio volontario è divenuto subito il falegname del rumeno, che è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia dinanzi al suo avvocato. Il Magistrato del Pubblico Ministero ha ritenuto opportuno disporre la custodia cautelare dell’uomo, il quale è ora detenuto presso la casa circondariale della Dozza di Bologna. Nel frattempo del fermo a suo carico come principale sospettato di omicidio, continueranno le indagini per far luce sulla morte della donna.
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