Silvia è una delle più celebri canzoni di Vasco Rossi. Un brano che ha fatto sognare più di una generazione di donne. Il grazioso essere etereo di cui parla il cantante di Zocca nella canzone è una dolce ragazzina che si sofferma a guardare il suo aspetto adolescenziale, oscillante tra un’infanzia in procinto di terminare e l’ingresso nell’età adulta.
Silvia è persa nel suo sguardo, proprio come Narciso, tanto da rischiare di fare tardi a scuola. Il tutto “incurante” dei rimproveri della mamma. Silvia, ad ogni modo, non è solo l’idea di una dolce fanciulla, un archetipo decantato dal mitico Blasco, ma è una donna vera e propria!
A svelare l’esistenza di Silvia è stato lo stesso Vasco Rossi. Come precisa un recente articolo di Grand Hotel, il cantante lo ha fatto per festeggiare i 43 anni del suo primo 45 giri “Jenny/Silvia”, che è stato pubblicato nel 1977. Blasco ha mostrato due foto dell’oramai ex adolescente che l’ ha ispirato per la composizione del suo brano. E chi poteva immaginare che dietro la dolce ed enigmatica Silvia si nascondesse la professoressa Silvia Benuzzi, insegnante di scienze umane presso un liceo modenese?
Manuela Fiorini, autrice del precitato articolo di Grand Hotel, ha riportato le dichiarazioni della professoressa Benuzzi, la “Silvia” di Vasco Rossi. La docente ha dichiarato che suo padre era di Zocca, ed è cresciuta lì. La signora Benuzzi ha aggiunto che lei e la sua famiglia hanno abitato di fianco alla palazzina dove viveva Vasco. Lei sopra al bar Olimpia e lui sopra al bar Trieste. Anche le famiglia di Vasco e Silvia si conoscevano bene. Vasco è molto più grande di Silvia, ma quest’ultima ha dichiarato che quando l’allora giovane Rossi organizzava le serate con gli amici nel bar sotto casa sua, lei era sempre presente.
Vasco Rossi ha dichiarato che Silvia Benuzzi era la sua vicina di casa e che della ragazzina aveva un’immagine tutta sua: “Una ragazzina di 14 anni, nel momento in cui esplode la vita, e da bambina diventa adolescente”. Alla fine, il rocker di Zocca è riuscito a creare questa meravigliosa immagine di Silvia nell’omonima canzone: “Lei che si sveglia, una serie di scatti, un tratto un po’ impressionista”.
Un romantico Vasco Rossi, che nel suo brano descrive lo sviluppo fisico in età adolescenziale,paragonando gli ormoni ai fiori all’interno di “uno sbocciare delicato”. Sulla scena della canzone in cui la madre sgrida Silvia per il trucco troppo vistoso, Vasco Rossi ha detto che era sempre dalla parte di quest’ultima, anche quando la ragazzina si metteva il rossetto e la mamma non voleva.
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