La misteriosa scomparsa di Kata: nuove testimonianze emergono dai VIDEO dall’ex hotel Astor

Le telecamere di sicurezza catturano un momento cruciale mentre la bambina si allontana da sola

Firenze è sconvolta dalla scomparsa di Kata, una bambina di 5 anni, avvenuta lo scorso sabato pomeriggio. Nuove informazioni emergono dall’ex hotel Astor, dove la famiglia risiedeva nella zona di Novoli.

Le telecamere a circuito chiuso hanno registrato un momento cruciale: Kata lascia il gruppo di bambini, incluso il fratellino, e si dirige verso la porta del cortile laterale. Successivamente, rientra nel cortile da sola. Questi dettagli sono stati forniti da fonti vicine agli investigatori che stanno indagando sul caso.

Kata scomparsa, la mamma: penso sia viva

Nonostante l’angoscia e la disperazione che circondano la scomparsa di Kata, sua madre, Katherine Alvarez, continua a sperare che la figlia sia ancora viva. Dall’ospedale, dove è ricoverata a causa di un’ingestione accidentale di candeggina, la madre ha rilasciato una dichiarazione al giornalista del “Corriere Fiorentino”. Ha spiegato di aver perso ogni speranza in un momento di disperazione e di aver commesso un errore tragico nell’ingerire la sostanza.

Nonostante ciò, ha affermato di continuare a sperare e di sentirsi sostenuta dalle persone che le sono vicine. Katherine ha anche condiviso che potrebbe essere dimessa dall’ospedale presto, riunendosi con il marito, appena scarcerato, che è venuto a trovarla in ospedale.

La testimonianza: «L’hanno presa dopo aggressione»

Un’altra testimonianza affiora dall’ex albergo Astor, questa volta da una donna di origine romena che vive nel palazzo occupato. Contraddice le speculazioni che coinvolgevano la comunità romena e afferma che la situazione è legata a una questione interna tra i residenti. Secondo lei, la sparizione di Kata non è motivata da questioni finanziarie, ma sembra essere legata al controllo degli affitti all’interno dell’ex hotel.

La donna ricorda un episodio avvenuto il 28 maggio, in cui un sudamericano è stato aggredito e precipitato dalla struttura a seguito del quale è scomparsa la bambina. La donna sostiene che la famiglia conosce l’identità delle persone coinvolte nella sparizione e che l’ha comunicato alla polizia. Infine, ha espresso la frustrazione di fronte a questa situazione che affligge la comunità residente.

L’indagine sulla scomparsa di Kata continua ad intensificarsi, con le nuove testimonianze che possono fornire agli investigatori preziose informazioni per ricostruire i fatti. La polizia sta collaborando con la comunità locale e sta esaminando attentamente le registrazioni delle telecamere di sicurezza.

Mentre la città è avvolta da un senso di apprensione e preoccupazione per il destino di Kata, la speranza e la determinazione di trovare la bambina rimangono vive sia nella madre che nella comunità. Gli sforzi per ritrovare Kata proseguono senza sosta, poiché tutti si uniscono nella speranza di riportare la bambina a casa sana e salva.