Cecilia Rodriguez nei guai con la giustizia: blitz della Polizia nella sua stanza d’hotel a Capri

La sorella di Belen Rodriguez ha vissuto attimi di paura poche ore fa, quando nel suo albergo hanno fatto irruzione dei poliziotti che han dovuto portarla in procura. Ecco cosa è accaduto

E’ stata costretta ad interrompere la sua vacanza a Capri Cecilia Rodriguez, sorella della showgirl Belen Rodriguez. L’ex gieffina si è vista circondata dalla Polizia italiana per un visto di soggiorno purtroppo scaduto.

Cecilia Rodrgiuez e i guai con la giustizia

La modella argentina si è vista in un attimo circondare dalla polizia proprio come se fosse una criminale. Per la legge italiana però- effettivamente- lo era. Cecilia non si è accorta di avere il permesso di soggiorno scaduto. Avrebbe dovuto rinnovarlo, ma per vari impegni se ne è candidamente dimenticata.

La showgirl che si trova in questi giorni si è presa un bellissimo spavento, ma niente di grave per fortuna. E’ avvenuto tutto in mattinata: nell’albergo in cui alloggiava è arrivata una pattuglia di agenti della polizia che l’ha invitata gentilmente a seguili in procura.

Cecilia e l’ennesima figuraccia

Non bastava il video che ha riguardato lei e il suo fidanzato Ignazio Moser: i due al matrimonio di Daniele Bossari sono stati accusati di essere un tantino fuori luogo data la loro volgarità nei modi, in un contesto decisamente inappropriato. Parolacce e modi scurrili che sono stati più volti criticati anche dal pubblico, anche quando i due han partecipato al reality Grande Fratello Vip.

Il direttore di «Chi» Alfonso Signorini ha dato la notizia dell'”arresto” della sorella di Belen. Il motivo? Un semplice permesso di soggiorno scaduto. La polizia questa mattina ha deciso di approfondire la notizia, che nel frattempo stava circolando in rete. In realtà, il permesso non è scaduto da pochi giorni, bensì da diversi mesi.

Gli agenti l’hanno invitata a recarsi nel minor tempo possibile alla Questura di Milano, competente per territorio, per mettere in regola i documenti e continuare a stare legalmente nel nostro paese.