‘Ylenia è viva’: la richiesta d’aiuto alla Polizia della figlia di Al Bano e Romina Power: ‘Mi sta inseguendo…’:

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Ylenia, la verità dell'amico Marck

Ylenia Carrisi è viva? La figlia di Romina Power e Al Bano continua a far parlare di sè anche a distanza di anni. Ecco la verità dei suoi ultimi giorni prima della scomparsa

I rumors attorno alla vicenda della primogenita di Al Bano, Ylenia Carrisi, non sono mai finiti. La showgirl italiana, nota non solo per essere la figlia di una delle coppie più importanti della musica italiana, Romina Power e Al bano Carrisi, è venuta alla ribalta delle cronache, nazionali ed internazionali, per la sua scomparsa ancora intrisa di mistero.

Le ricerche su Ylenia Carrisi

Dopo anni di ricerche, i notiziari parlano ancora di Ylenia, la figlia di Romina e Al Bano, perché molte sono cose che non sono ancora chiare. Sono passati ormai 24 anni dalla sua scomparsa ma il ricordo di Ylenia è ancora vivo e tante sono le ipotesi aperte sulla sua scomparsa.

Molti sostengono che la ragazza, dal carattere determinato e forte, abbia voluto voltare pagina e cambiare totalmente la sua vita mentre altri come il padre, Al Bano, sono convinti che Ylenia sia morta nel giorno della scomparsa. Le speranze di Romina Power di riabbracciare sua figlia non si sono mai spente: molte sono infatti le persone che, negli ultimi anni, hanno dato informazioni utili per le indagini.

L’ultima volta che Ylenia è stata vista viva

L’ultima segnalazione si è avuta nell’autunno 2011, quando una ragazza chiamò la trasmissione Chi l’ha visto, condotta da Federica Sciarelli, per parlare di un amico di Ylenia molto violento e che probabilmente era coinvolto nella sua sparizione.

Da allora continuano a circolare notizie che fino ad oggi non avuto alcuno riscontro. Tuttavia, Al Bano è estremamente convinto che dietro alla scomparsa della figlia ci siano persone coinvolte e ricorda con malinconia ultima telefonata:

“L’ultima volta che sentii la voce di mia figlia Ylenia fu il primo giorno dell’anno, il 1° gennaio 1994, quando telefonò a casa nostra per fare gli auguri” Le chiesi: «Dove sei?». E lei: «Ma che importanza ha?». «Fammi sapere come stai…» Ylenia disse: «Io con questo oggetto di plastica tra le mani non riesco a comunicare. Volevo solo farti gli auguri…». Discorsi strani. Poi più nulla. Non avemmo più sue notizie, né io né Romina. “

Ma cosa accade nei giorni prima della scomparsa. Viene scritto da Al Bano nel suo libro autobiografico.

I giorni prima della scomparsa

Ylenia era molto strana. Secondo quanto si legge in un racconto che lo stesso Al Bano scrisse in una sorta di autobiografia e che apparve, nel lontano 2012, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, la ragazza sembrava un’altra persona:

Non mi è facile scrivere le pagine che sto per scrivere, raccontare ciò che sto per raccontarvi. È il racconto che un padre non vorrebbe mai fare. (…) Nel 1993 Ylenia aveva deciso di partire per gli Stati Uniti. QUELL’ANNO, in luglio, facemmo un viaggio tutti insieme negli Usa, l’ultimo che abbiamo fatto con tutta la famiglia unita prima della tragedia.

Al Bano in quei giorni recitava in America perduta:

Il nostro viaggio americano si concludeva a New Orleans, proprio nella città dove sarebbe scomparsa Ylenia. C’eravamo tutti. È stata, come ho già detto, l’ultima volta che abbiamo fatto un viaggio con tutta la famiglia. C’erano sia il fratello che la sorella di Romina, viaggiavamo in camper. Quando abbiamo fatto ritorno a casa, alla fine di luglio, Ylenia mi ha detto: «Ho intenzione di andare in Belize, voglio scrivere un libro sugli homeless».

Il cantate però non prese bene la decisione della ragazza. Da papà premuroso avrebbe voluto che sua figlia si laureasse. Lei stava facendo l’università a Londra, alla King’s School, ed era anche molto dotata, soprattutto per le lingue. Al Bano rivela in quelle pagine, polemico:

Si era messa in testa di scrivere questo libro sugli homeless, i «senza casa», sulla loro vita e sui loro percorsi. L’ultima sera che abbiamo trascorso a New Orleans, durante il viaggio nel luglio 1993, Romina e sua sorella avevano deciso di andare al cinema. Io volevo restare con le due figlie più piccole. Ma Romina disse: «No, vieni, c’è Ylenia che se ne può occupare…».

La primogenita della coppia però aveva intenzione di uscire pertanto affidò le sorelle ai figli di Taryn, sua zia. Le ultime ore furono segnate da una discussione prima della scomparsa fa accapponare la pelle: era evidente che Ylenia era determinata a voler fare come credeva:

Quella sera ho aspettato, ho fatto finta di niente, e poi all’improvviso sono entrato nella stanza: lei si stava già organizzando per andare via. Si è alzata e si è messa a correre per l’albergo. Mi sono messo a correre anch’io, per cercare di parlarle, per chiederle che cosa stesse accadendo. Ylenia allora si è fermata vicino a dei poliziotti e ha detto loro: «Quell’uomo mi sta inseguendo… ». E io a spiegare loro: «Sono il padre, lei è mia figlia».

Il cantante ripercorre nel libro quei brutti momenti:

Gridavo, ansimavo inseguendola. Poi si è rifugiata dai tassisti, sempre dicendo che c’era un uomo che la inseguiva e che le voleva fare del male. Non aveva mai reagito così. Mi impressionò come la polizia lasciasse correre. (…) Mia figlia che scappa per tutta la città, e alla fine riesce a far perdere le sue tracce.

Ma poi quando tornò in albero Romina chiese della ragazza:

‘Mia moglie, si è messa contro di me, dicendomi che ero stato duro con Ylenia. Ma io avevo capito che c’era qualcosa di strano, qualcosa che non andava. L’ho saputo dopo: lei aveva un appuntamento con questo strano homeless che suonava il sassofono, Alexander Masakela.

Il cantante teme che sua figlia si sia lasciata condizionare da cattive frequentazioni.