Qualcosa mancava senza il consenso del diretto interessato, quando il 56enne americano Johnny Lee Banks si è svegliato dall’anestesia, dopo essersi sottoposto a quella che doveva essere una circoncisione di routine in un ospedale di Birmingham, in Alabama, il mese scorso. Questo, almeno, è quanto riportato sulla causa per negligenza medica presentata questa settimana contro lo stato americano.
Ovviamente, i due contendenti di questa assurda vicenda si schierano su fronti totalmente opposti.
“Quando il querelante si svegliò dal proprio intervento chirurgico, il suo pene era stato amputato” si legge sulla denuncia di Banks.
Intanto, al Princeton Baptist Medical Centre di Birmingham, nessuno è stato in grado di spiegare il perchè sia diventato necessario rimuovere l’intero organo anzichè il solo prepuzio, come era stato previsto inzialmente.
“Il mio cliente è devastato”, ha dichiarato John Graves, avvocato di Banks.
La denuncia fa il nome di due medici come convenuti nella causa e allo stesso tempo si rivolge all’intero impianto collegato all’ospedale responsabile della procedura. L’esposto è stato presentato congiuntamente dalla vittima e dalla moglie, la quale sta sostenendo il venir meno della comunione materiale all’interno del matrimonio.
Kate De Witt Darden, portavoce del Sistema Sanitario Battista, che possiede l’ospedale, ha affermato che la causa non abbia ragion d’essere: “Abbiamo intenzione di difenderci da tutte le accuse con forza”. Peraltro, anche Mike Florie, avvocato dei due medici coinvolti, è ugualmente sprezzante nei confronti delle rivendicazioni della coppia: “Le accuse contenute nella denuncia sono assolutamente false! Le rivendicazioni sono prive di fondamento e abbiamo intenzione di difendere i due dottori con grande vigore!”.
Riuscire ad ottenere ulteriori dichiarazioni da parte di Florie è stato impossibile e non è quindi chiaro quale sia la parte dell’esposto di Banks ritenuta mendace, se cioè, a suo avviso, la vittima non sia stata consultata prima dell’amputazione o se addirittura il pene non sia stato rimosso.
La denuncia non specifica l’ammontare della somma che Banks si aspetta come risarcimento. Nel 2011, in un caso simile, un camionista in pensione nel Kentucky chiese 16 milioni di dollari di danni quando un medico amputò parte del suo pene durante una circoncisione, dopo aver scoperto che il paziente era affetto da un cancro. L’uomo, in quell’occasione, sostenne che il dottore avrebbe dovuto interrompere l’operazione e chiedergli il consenso prima di compiere l’ulteriore step. La giuria, tuttavia, ha sentenziato in favore del medico.
Questa volta come andrà? Staremo a vedere!
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