Rieccoci con un nuovo appuntamento dedicato alle anticipazioni de Il Segreto della settimana dal 26 al 30 novembre. In quest’ultima fetta di mese, i fan della soap opera ne vedranno di cotte e crude. Assisteremo, infatti, ad un attentato agghiacciante.
Il Segreto 26-30 novembre 2018: Irene lascia Puente Viejo
Julieta tornerà a casa grazie agli arresti domiciliari i quali le permetteranno di rivedere i suoi amici. La Uriarte chiederà a Prudencio di incontrarlo ma all’appuntamento saranno presenti anche Don Anselmo e Saul.
Intanto continueranno le indagini legate alla morte del padre biologico di Julieta. L’avvocato informerà la nostra protagonista del ritrovo di un fazzoletto femminile nella tomba del defunto genitore.
Il Segreto: Irene lascia Puente Viejo
Severo verrà messo in guardia da un presunto spasimante di Irene ma in realtà l’uomo arriverà a Puente Viejo per fare una proposta lavorativa alla giornalista. Quest’ultima la accetterà e si preparerà a lasciare il villaggio.
Adela e Carmelo cercheranno di spingere Severo a prendere delle iniziative onde evitare che la Campuzano parta. Ma sarà del tutto inutile perché, il Santacruz, non farà nulla per trattenerla.
Il Segreto: Attentato in chiesa, Emilia seduce il Generale
Mentre Perez continuerà a provocare Alfonso ed Emilia, la coppia escogiterà un piano per eliminare il cattivissimo Generale. Con l’aiuto di Fe, i coniugi Castaneda cercheranno di portare a buon fine la loro vendetta. Anche Fernando Mesia si offrirà di aiutare la coppia ad eliminale il de Ayala. Intanto Raiumundo incontrerà Francisca in un luogo misterioso.
Il colpo di scena de Il Segreto di questa settimana è l’attentato alle nozze di Isaac ed Elsa. Alle cerimonia di questa coppia di innamorati irromperà una banda criminale la quale aprirà il fuoco su sposi e invitati.
Emilia, intanto, metterà in atto il piano e fingerà di sedurre Perez. Darà all’uomo appuntamento in un luogo isolato. Matias tenterà invano di fermare i suoi genitori. Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime anticipazioni.