Nelle ultime ore, è emerso che Robin Williams fosse allo stadio iniziale del morbo di Parkinson e che fosse afflitto da ansia e depressione al momento del suo apparente suicidio. Il Parkinson e altre malattie degenerative del cervello, come l’Alzheimer e la demenza, hanno una connessione complessa con la depressione; spesso le 2 condizioni si verificano simultaneamente, ma il loro collegamento non è ancora del tutto chiaro.
Lisa Shulman, professoressa di neurologia alla Maryland School of Medicine ha dichiarato:
E’ facile presumere che la depressione colpirà persone affette da malattie come il Parkison e l’Alzheimer, perchè sono morbi difficili da gestire e debilitanti. Ma è sempre più evidente che ci siano reali cambiamenti nella chimica del cervello alla base di questi sintomi di depressione.
Uno studio pubblicato sulla rivista Neurology segnala che sintomi neuropsichiatrici come la depressione, l’ansia e la fatica, siano più comuni nei malati iniziali di Parkinson di quando non siano nella popolazione generale e che tale depressione spesso non venga trattata.
Il morbo di Parkinson, si sa, è caratterizzato da tremori, lentezza nei movimenti e alterazioni nella postura e nell’equilibrio. Ma recenti ricerche si sono focalizzate meno sui conosciuti sintomi motori e più su quelli poco noti, quali ad esempio i disturbi del sonno e problemi di salute mentale.
Circa il 60% dei malati di Parkinson dichiarano di avere sintomi depressivi , e si stima che anche il 40% dei malati di Alzheimer soffrano di depressione. Alcuni studi suggeriscono che la depressione possa effettivamente contribuire ad alcune forme di malattie cerebrali (come la demenza vascolare e l’Alzheimer), perchè provoca infiammazioni, altera i livelli ormonali e danneggia i neuroni. E’ possibile, quindi, che il trattamento della depressione possa contribuire a ridurre il rischio di sviluppare malattie del cervello, ma sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire chiaramente il collegamento.
Naturalmente, non tutte le persone depresse svilupperanno una malattia degenerativa del cervello, o viceversa. Ma per coloro ai quali vengono diagnosticate una o entrambe queste condizioni, ci sono molte opzioni di trattamento efficace da prendere in considerazione.
I farmaci possono aiutare a rallentare la progressione del Parkinson, dell’ Alzheimer e della demenza, e possono migliorare significativamente i sintomi della depressione. Anche i gruppi di supporto e l’esercizio fisico possono migliorare la complessiva qualità della vita.
E’ importante sottolineare come sia i primi sintomi del Parkinson che la depressione siano ben gestibili con le attuali terapie a disposizione.
sostiene la dottoressa Shulman. E’ evidente, dunque, che un trattamento integrato possa davvero apportare significativi risultati nella lotta a queste infide patologie.
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