Fabrizio Corona è stato davvero aggredito o è stata tutta una messa in scena? Dagospia evidenzia alcuni punti che mettono in dubbio la veridicità dell’aggressione
Fabrizio Corona, come tutti sanno, è stato aggredito nel boschetto di Rogeredo qualche giorno fa. Dagospia ha voluto insinuare il dubbio circa l’aggressione. Ecco cosa è accaduto.
Corona, la verità sull’aggressione
Fabrizio Corona è stato veramente aggredito è stato tutto architettato? Dagospia fa notare alcuni particolari:
“Si butta in mezzo ai peggiori spacciatori e tossici di Milano con catena d’oro e cronografo da collezione..”
Dagospia punzecchia Fabrizio Corona su quanto successo poche ore fa, quando l’ex fotografo dei vip è andato al boschetto della droga di Rogoredo. Che cosa è successo veramente?
Alcuni dettagli non tornano
Dagospia evidenza alcune incongruenze:
“Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona. Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata”.
Il racconto su quanto accaduto si è arricchito di dettagli grazie alla testimonianza di un cameraman di “Non è l’Arena”, programma di La7 condotto da Giletti. Sarà proprio ospite del conduttore l’ex paparazzo, domenica prossima così avrà modo di dire la sua su quanto successo.
Il cameraman ha raccontato:
“Lo hanno riconosciuto quasi subito e gli hanno detto ‘ah tu puoi entrare’ – ha raccontato il cameraman – In realtà era un modo per attirarlo in trappola, gli hanno messo le mani in tasca e hanno trovato il ricevitore della telecamera nascosta. A quel punto ci hanno aggredito e siamo scappati”.
Ma Dagospia interviene così nel dibattito e con alcune foto sottolinea alcuni particolari che secondo lui confermerebbero che si tratta solo di un inganno:
“Nella puntata di ‘Le mirabolanti avventure di Corona nel bosco (di Rogoredo) gli sceneggiatori si sono dimenticati un dettaglio: il rolex daytona chocolate da 30mila euro al polso. Lui dice agli infermieri,
Poi continua specificando:
“Mi sono fatto 6 anni di carcere, so come funziona” eppure si butta in mezzo ai peggiori spacciatori e tossici di Milano, che per 20 euro ammazzerebbero la nonna, con catena d’oro e cronografo da collezione…”.
Insomma, questo è il pensiero di Dagospia, ognuno si faccia la propria opinione.