Oki, Ketoprofene: gli effetti collaterali dell’antinfiammatorio più usato in Italia

Medicinale rischio tumore pelle

L’Oki (Ketoprofene) è il farmaco antinfiammatorio non steroideo più utilizzato per la cura degli stati flogistici associati a dolore. Ha proprietà analgesiche, antipiretiche e antinfiammatorie. Il Ketoprofene è utilizzato come una sorta di panacea contro il dolore. Tuttavia sebbene ben tollerato e sicuro, presenta controindicazioni ed effetti collaterali.

Oki Ketoprofene: effetti collaterali

Uno dei più comuni effetti collaterali è la fotosensibilità, una reazione della pelle alla luce solare, che può dare luogo a eritema o una vera e propria orticaria. Inoltre possono manifestarsi anche mal di testa, disturbi visivi, ritenzione idrica, vertigini, vomito e nausea. Ed ancora possono comparire stitichezza, flatulenza, dolore addominale.

Possono verificarsi anche disturbi più gravi: ulcere, emorragie e perforazioni del tratto gastrointestinale. Tra gli altri effetti che possono verificarsi, segnaliamo leucopoenia (diminuzione dei globuli bianchi), piastrinopenia (diminuzione delle piastrine), agranulocitosi (diminuzione del numero dei granulociti), insufficienza cardiaca e renale. Nei soggetti allergici possono aversi invece reazioni anafilattiche o uno schock anafilattico.

Oki Ketoprofene: controindicazioni

L’Oki è controindicato a chi soffre di gastriti, o di altri problemi di natura gastrointestinale. In questo senso non va assunto da chi è affetto dal morbo di Chron o da chi ha sofferto di perforazione, sanguinamento e ulcerazione del tratto gastrointestinale. I pazienti cardiopatici, i fumatori e chi ha problemi renali o epatici devono consultare il medico curante prima di utilizzare farmaci a base di ketoprofene.

Inoltre va tenuto conto che la molecola del farmaco interagisce con altri farmaci che hanno lo stesso principio d’azione, in quanto sono altri Fans. Ci riferiamo ad anticoagulanti, litio, diuretici e molte altre molecole. Infine l’interazione con l’etanolo, contenuto nelle bevande alcoliche, può aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale.

Alla luce di questi effetti anche gravi, non bisogna mai assumere con superficialità questi farmaci. In ogni caso prima di farlo, bisogna sempre consultare il proprio medico curante che potrà indirizzarci vero l’uso più corretto.