Etna, Catania: la scossa a Pennisi: crolla la statua del santo protettore dai terremoti

Terremoto Catania crolla statua santo

La statua di Sant’Emidio, secondo la credenza popolare protettore dal terremoto, è crollata a causa della scossa di terremoto che ha colpito Catania il 26 dicembre. La statua risulta parzialmente distrutta. Il video del crollo è stato girato da un cittadino che ha poi diffuso le immagini in rete.

Catania, crolla la statua di sant’Emidio, il santo protettore dai terremoti

La forte scossa di questa notte, 4.8 gradi della scala Richter, ha determinato il crollo a Pennisi della statua del santo. Per fortuna, stando a quanto si apprende, non si sono verificati danni a persone.

Riguardo invece al primo bilancio provvisorio dei danni, si sono verificati crolli di muri e di case, oltre che danni alle chiese. Inoltre è stata disposta a scopo precauzionale la chiusura del tratto dell’autostrada A18 Catania-Messina tra Acireale e Giarre a causa di alcune lesioni dell’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale.

Numerosi i sopralluoghi eseguiti per verificare lo stato delle strutture ed effettuare la messa in sicurezza anche delle chiese. I maggiori danni sono stati riscontrati a Fleri, una frazione di Zafferana Etnea. La prefettura ha messo a disposizione scuole e palestre per gli sfollati. L’aeroporto di Catania invece funziona regolarmente.

Messina: il terremoto del 1908

La Sicilia, come anche altre regioni in Italia, è una regione ad alto grado sismico. Il terremoto di Messina, noto anche come terremoto calabro-siculo, del 28 dicembre del 1908, viene considerato tra gli eventi sismici più catastrofici dello scorso secolo.

Il sisma, di magnitudo 7.1, impiegò appena 37 secondi per danneggiare gravemente le città di Messina e Reggio. Si verificò lunedì 28 dicembre 1908 intorno alle 5:20 cogliendo gli abitanti nel sonno. Per dare la misura dell’immane tragedia, basti pensare che dei 140mila abitanti che contava all’epoca Messina, a causa del terremoto ne morirono 80mila. A Reggio Calabria i morti furono 15mila su una popolazione complessiva di 45mila abitanti.