Feste di Natale: dopo pranzi e cenoni il colesterolo aumenta del 20%

Livelli colesterolo aumento dopo festività natalizie

Si sa che nel corso delle festività natalizie si tende a mangiare di più rispetto ad altri periodi dell’anno.  D’altronde l’Italia è nota nel mondo anche per i piaceri della tavola. Tuttavia i pranzi e i cenoni che si consumano nel corso delle festività natalizie non solo ci farebbero mettere qualche chilo di più, ma avrebbero un effetto anche sul colesterolo.

Dopo le abbuffate natalizie il colesterolo aumenta

Subito dopo le festività in particolare i livelli del colesterolo sarebbero superiori del 20% rispetto all’estate. A metterlo in evidenza uno studio condotto dall’Università di Copenaghen. I ricercatori hanno preso in esame 25mila danesi. Dopo le feste il colesterolo è aumentato di un quinto per nove persone su dieci. Così in particolare ha spiegato Anne Langsted, una delle autrici della ricerca:

“Il nostro studio mostra che i livelli di colesterolo sono influenzati dal cibo grasso che consumiamo quando festeggiamo il Natale. Il fatto che così tante persone abbiano valori alti di colesterolo subito dopo le vacanze di Natale è molto sorprendente”.

Pertanto a fronte di questi risultati, secondo i ricercatori, sarebbe opportuno misurare i valori del colesterolo in un periodo successivo alle festività per controllare se sono rientrati nei limiti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Atherosclerosis.

Colesterolo: rischi per la salute

Gli eccessi di colesterolo nel sangue rappresentano uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. In particolare bisogna prestare attenzione al colesterolo LDL (Low Density Lipoproteins), il colesterolo cattivo che si deposita nelle pareti delle arterie favorendo la formazione di placche, che sono causa dell’aterosclerosi.

La placca aterosclerotica ostruendo l’arteria o rompendosi in piccoli frammenti, determina una minore irrorazione del cuore che può andare in debito di ossigeno. Tra le conseguenze che ne possono derivare segnaliamo l’angina pectoris e l’infarto del miocardio.