Una turista americana di 65 anni si è recata in India con un gruppo organizzato. Una sorta di ritiro spirituale delle durata di sette settimane. La donna, residente in Virginia, un giorno uscendo dall’albergo ha accarezzato un cucciolo abbandonato.
Il cane però l’ha morsa alla mano destra. Trattandosi di una ferita superficiale la donna l’ha soltanto lavata e disinfettata. Ed è proprio da questo momento che per la 65enne americana è iniziato un vero e proprio calvario. La notizia è stata riportata da IlMessaggero.
Un mese dopo tornata in Virginia, la donna ha cominciato ad avvertire un dolore al braccio destro. I medici le diagnosticano una sindrome da tunnel carpale e le prescrivono degli anti-infiammatori. Dopo 4 giorni si reca direttamente in ospedale perché nel frattempo sono comparsi altri sintomi: difficoltà nel deglutire, mancanza di fiato, stato di ansia e e insonnia. Questa volta le viene diagnosticato un attacco di panico.
Il suo stato di salute si aggrava: il giorno dopo è il marito a portarla al pronto soccorso in quanto la moglia ha cominciato a soffrire di intorpidimento agli arti, senso di bruciore alle mani e formicolio. Gli esami a cui viene sottoposta rivelano una disfunzione nella coordinazione dei movimenti e delle anomalie cardiache. Intanto la paziente ha iniziato a palesare un comportamento sempre più strano, arrivando perfino a mordere una infermiera.
Un sintomo però ha attirato in particolare l’attenzione dei medici, guidandoli verso la diagnosi: la donna non riusciva a bere. Dal marito sono quindi venuti a conoscenza del viaggio in India e del morso del cane. A quel punto è stato tutto chiaro. Tuttavia il vaccino antirabbico è efficace solo se somministrato prima che compaiono i sintomi. Purtroppo non è stato possibile salvare la vita alla turista americana, tuttavia i medici hanno contattato le altre persone che hanno partecipato a questo viaggio in India, in particolare tre donne, che come la vittima della Virginia avevano accarezzato il cane.
Una di queste, risultata lievemente ferita, è stata vaccinata. I fatti si sono verificati un anno fa, ma i CDC (Center for Disease Control and Prevention) li hanno diffusi solo in questi giorni per spingere i turisti americani che si recano in paesi a rischio a sottoporsi alla vaccinazione preventiva per evitare le conseguenze, spesso fatali, derivanti dai morsi di animali affetti da gravi malattie infettive.
La rabbia è una malattia virale che determina l’infiammazione acuta del cervello nell’uomo e in altri animali a sangue caldo. Il periodo di incubazione varia da uno a tre mesi. Una volta che si manifestano i sintomi, quasi sempre la malattia porta al decesso del paziente.
Questi i sintomi che la caratterizzano: paura dell’acqua (idrofobia), incapacità di muovere alcune parti del corpo, perdita di controllo delle emozioni, confusione e perdita di coscienza. La malattia viene trasmessa da alcuni virus del genere lyssavirus. La rabbia si trasmette tramite i graffi o i morsi di un animale infetto. La vaccinazione, se effettuata entro 10 giorni dall’esposizione, può prevenire la malattia.
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