Cannabis da adolescenti aumenta rischio depressione da adulti

Cannabis: il consumo di questa sostanza psicoattiva da adolescenti potrebbe avere delle ripercussioni sulla salute mentale in età adulta. E’ quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del McGill University e della University of Oxford

Cannabis da adolescenti: le conseguenze a lungo termine

I ricercatori hanno revisionato 11 studi in materia. In particolare i dati raccolti riguardano 23.317 individui. Dallo studio è emerso che la cannabis fumata da adolescenti comporta un aumento del rischio di depressione e di suicidio tra gli adulti. In particolare nel caso di consumo della marijuana in giovane età, ad esempio già prima dei 18 anni, il rischio di depressione è 1,4 volte più alto rispetto invece a chi non ha mai fatto uso di questa sostanza. Inoltre aumenterebbe anche il rischio di pensierio suicidi che sarebbe 1,5 volte più alto.

Cannabis: gli effetti sul cervello degli adolescenti

Riguardo agli effetti della marijuana sul cervello degli adolescenti, un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università del Vermont, negli Stati Uniti, ha evidenziato che il consumo della cannabis può indurre delle mutazione in arre specifiche del cervello che presiedono all’apprendimento, alla memoria e alle emozioni. In particolare nel cervello di questi adolescenti si è riscontrato un aumento di volume a carico dell’amigdala e dell’ippocampo, che risultano sensibili all’azione dei cannabinoidi.

Cannabis: il suo pincipio attivo

Il principio attivo della cannabis è il Thc (Delta-9-tetraidrocannabinolo) a cui si devono le proprietà psicoattive di questa sostanza. Il Thc stimola la produzione della dopamina da parte di specifiche aree del cervello. La dopamina è un neurotrasmettitore  molto importante che svolge molteplici funzioni.

In particolare modula il ritmo sonno-veglia, l’umore, la memoria, l’attenzione. Il consumo della cannabis induce uno stato di euforia. Inoltre non è raro che a seguito della cannabis vi sia l’insorgenza di una fame compulsiva. Alcuni soggetti invece tendono ad addormentarsi perché il THC ha proprietà rilassanti. Pertanto può rivelarsi efficace per combattere l’ansia. Numerosi studi effettuati sulla cannabis attestano la sua utilità anche per il trattamento dei pazienti affetti da dolore cronico.