Salute e benessere

Alzheimer: la dieta che potrebbe aiutare a prevenirlo e a curarlo

Alzheimer: stando a uno studio condotto dalla Keck School of Medicine, negli Stati Uniti, nel tè verde e nelle carote vi sarebbero degli ingredienti in grado di contrastare questa patologia neurodegenerativa.

Alzheimer: anche la dieta gioca un ruolo importante

I ricercatori hanno studiato sui topi gli effetti dell’Epigallocatechina gallato (EGCG) e dell’acido ferulico che si trova nelle carote. I roditori affetti da sintomi tipici dalla demenza simili a quella riscontrata negli esseri umani, tre mesi prima e dopo essere stati sottoposti a questo tipo di dieta, sono stati studiati con una serie di test neuro-psicologici.

Secondo il professor Terrence Town, l’autore principale dello studio, dopo tre mesi questo tipo di dieta si sarebbe rivelata in grado di restituire la memoria ai topi affetti da demenza simile all’Alzheimer. Tali effetti si potrebbero spiegare tenendo conto che questi composti presenti nel tè verde e nelle carote sarebbero in grado di diminuire la neuroinfiammazione e lo stress ossidativo del cervello. Si tratta di due meccanismi importanti relativi all’insorgenza dell’Alzhemer nell’essere umano. Va sottolineato che lo studio è stato condotto sui topi, per cui non è detto che questi risultati possano replicarsi anche sull’uomo.

Alzheimer: prevenirlo con la dieta

Intervenendo con una dieta appropriata per la prevenzione del  diabete di tipo 2 e l’obesità che rappresentano dei fattori di rischi per l’Alzheimer, si potrebbe riuscire a prevenirlo. In tal senso la dieta mediterranea è quella più adatta allo scopo. Alla base di questo regime alimentare vi sono frutta, verdura, olio d’oliva e pesce.

Grazie alla presenza di polifenoli e di acidi grassi insaturi si ottiene la protezione cardiovascolare. Inoltre sempre la dieta mediterranea può influire positivamente su alcuni fattori di rischio cardiovascolare, quali la sindrome metabolica, la dislipidemia e l’ipertensione. Tali effetti, sommati tra loro, potrebbero quindi avere un ruolo nella prevenzione di questa patologia neuro-degenerativa.

Alzheimer: alcuni dati

La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza. Generalmente insorge con più frequenza dopo i 65 anni di età. Esistono soltanto dei farmaci in grado di attenuare i sintomi e in alcuni casi di rallentare il decorso della patologia. Secondo i dati dell’Oms, nel mondo sono circa 35,6 milioni le persone che ne soffrono. Nel nostro paese, stando ai dati Istat, sarebbero un milione gli italiani colpiti.

Marco Troisi

Dottore in giurisprudenza, appassionato bibliofilo, cultore delle belle lettere. Vincitore di concorsi in ambito letterario, i suoi testi sono stati pubblicati in numerose riviste e antologie. Gestisco https://www.news24web.it/, un sito informativo che si propone l'obiettivo ambizioso di raccontare la contemporaneità.

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