22 novembre 2018. C’è un prima e un dopo nella vita di Michele Bravi. Coinvolto in un incidente stradale dove è morta una donna 58enne, il cantante, decretato vincitore a X Factor 2013 si è barricato in un più comprensibile silenzio, rotto solo mediante un tweet, lo scorzo marzo. Nel stringato post spiegava che stava cercando di sistemare pian piano la realtà. A pesare ulteriormente sulla delicata situazione ci si sarebbero messe pure invettive sui social e fake news, che spingono il suo assistente legale, l’avvocato Manuel Gabrielli, a fare chiarezza. Ecco le dichiarazioni.
Gabrielli che segue l’archiviazione delle indagini sul possibile omicidio stradale, ammette, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, che provano l’innocenza rilevanti elementi, in grado di manifestare l’estraneità dell’artista alla determinazione del delitto. In primo luogo – spiega Gabrielli – bisogna rammentare che si tratta di una tragedia, che ha colpito la vittima e la sua famiglia, come Michele.
Eppure, negli scorsi mesi ha letto immotivati attacchi nei suoi confronti, mossi senza una conoscenza degli atti. Commenti crudeli che compromettono ulteriormente il delicato equilibrio psicofisico di Michele Bravi, il quale, stando al legale, sta molto male in questo momento e il suo silenzio è stato proprio deciso per rispettare le persone coinvolte. Un evento del genere segna, infatti, tantissimo.
Nel corso della stessa intervista, Gabrielli continua a insistere sul fatto che Bravi è innocente. Per avvalorare la tesi ricostruisce quanto accaded quel maledetto giorno. Al momento del sinistro, Michele non stava compiendo inversione ad U, bensì una svolta a sinistra per imboccare un passo carraio. In aggiunta, il motorino guidato dalla vittima era proveniente da dietro rispetto al senso di marcia dell’automobile di Bravi e, pertanto, alle sue spalle.
Durante il frangente dell’impatto, il veicolo di Michele aveva oltrepassato la riga di mezzeria per circa la sua metà, mentre l’impatto è occorso nei pressi della portiera posteriore, lato guidatore. Coloro che si stanno occupando della difesa di Bravi sono ora impegnati a capire come l’incidente sia potuto accadere.
È loro compito stabilire le modalità che hanno provocato il sinistro, pure con riferimento alla velocità della moto ed ai tempi di reazione. Nonostante diverse domande rimangano ancora irrisolte, l’avvocato di Michele Bravi sottolinea, ancora una volta, che allo stato attuale traspaiono evidenti elementi attestanti l’innocenza.
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