Digiuno intermittente fa bene? Ecco tutto quello che c’è da sapere (FOTO)

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Digiuno intermittente fa bene?

Digiuno intermittente fa bene? Le diete che si basano sul digiuno intermittente hanno avuto grande successo negli ultimi tempi. Ne esistono di diversi tipi ed è quindi difficile avere un riscontro sulla loro efficacia, visto che sono anche parecchio diverse fra loro, ma alcuni effetti benefici sembrano scaturire proprio dal digiuno in sé e per sé. (Continua dopo la foto)

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Ci sono tipi di diete del digiuno che comportano digiunare per alcune ore tutti i giorni. Altre che prevedono settimane di zero restrizioni seguite da due giorni di digiuno e infine alcune diete che prevedono 36 ore di digiuno ogni settimana. Come dicevamo in apertura queste diete vanno di gran moda fra imprenditori della Silicon Valley e star (ne è una fan Beyoncè), ma certamente non possono essere improvvisate. Il digiuno intermittente va valutato e seguito da un medico specializzato.

Prevenzione e cura

Veniamo agli aspetti positivi. A quanto pare, incrociando dati di varie ricerche effettuate sia su esseri umani che su animali, il digiuno intermittente porterebbe non solo a perdere peso. Infatti aiuta anche a combattere la glicemia alta e a prevenire alcune forme di tumore. Inoltre, stare senza cibo apporta benefici anche al cervello. Chi digiuna riferisce in genere di sentirsi, durante e dopo, molto più sveglio e concentrato. Questa reazione potrebbe avere un’origine evolutiva. I nostri antenati quando erano a digiuno dovevano acuire mente e corpo per procurarsi il cibo e sopravvivere.

Ci sono diverse pubblicazioni che parlano della dieta del digiuno, tra cui quella di Valter Longo, ricercatore dell’invecchiamento alla University of Southern California, che parla del ruolo del digiuno nell’aumento della longevità, ma mette anche in guardia dall’uso eccessivo e scombinato di questo genere di diete.

Anche la mima digiuno

La dieta mima digiuno che vi farà perdere peso. Sono invece consentite le proteine vegetali, in particolare quelle provenienti da cereali integrali e da legumi secchi. Si può consumare il pesce, ma facendo molta attenzione a moderare le quantità. In linea di massima andrebbe mangiato non più di 2/3 volte a settimana, evitando le specie ad alto contenuto di mercurio (p.e. il tonno).

Tenendo conto di queste indicazioni – e del fatto di eliminare tutti i cibi lavorati e caratterizzati da un’alta quantità di zuccheri semplici – si possono scegliere numerose combinazioni di alimenti.

Un altro aspetto importante da considerare, riguarda la percentuale di proteine – carboidrati – grassi, che deve essere orientativamente pari a 10% – 34% – 56% per il primo giorno e a 9% – 47% – 44% per i giorni dal secondo al quinto. Una volta terminati i cinque giorni della dieta mima digiuno, bisogna tornare alla propria routine alimentare avendo cura di evitare le abbuffate.