Matteo Salvini attaccato pesantemente da Annunziata: “Fermate quel pagliaccio!”

Matteo Salvini attaccato pesantemente da Annunziata

Matteo Salvini attaccato pesantemente da Annunziata in merito al caso Sea Watch, in un articolo da lei scritto sull’”Huffington Post” dal titolo “Free Carola. Fermate quel pagliaccio di Salvini”.

Nell’articolo, la vicenda viene descritta come una “pagliacciata” e Salvini viene descritto come un “vicepremier che ha già tutta la tracotanza del premier” e che “si appella, in difesa del Paese, a leggi che è lui il primo a violare”. Nello scontro tra Carola Rackete e Salvini, scrive Lucia Annunziata, “ha vinto lei per coraggio perché è entrata per mettere in sicurezza delle vite, ben sapendo che sarebbe stata fermata e processata”. L’articolo si conclude così:

“Qualcuno nel Governo abbia il sussulto di fermare Salvini, per la sua stessa dignità e per la reputazione dell’Italia. Si può sopportare molto in politica, ma non un pagliaccio come leader. Liberate immediatamente Carola Rackete“.

Francia e Germania

Francia e Germania hanno mosso forti critiche nei confronti delle autorità italiane sulla gestione del caso Sea Watch. Secondo quanto riporta l’Ansa, il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner ha dichiarato: “Siamo pronti ad accogliere 10 persone bisognose di protezione al pari di altri partner europei che hanno preso simili impegni”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha replicato all’attacco di Castaner, come riporta il Corriere della Sera: “L’Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani”. Sulla scia della Francia, anche da Berlino giungono parole solidali nei confronti di Carola Rackete:

“Salvare le vite umane è un dovere umanitario. Soccorrere vite umane in mare non può essere criminalizzato”.

Così ha affermato il ministro degli esteri della Germania Heiko Mass, come riferisce il Corriere. E il partito dei Verdi tedeschi ha definito addirittura “spietato” il governo italiano e un “colpo linguistico di proporzioni orwelliane” l’accusa di pirateria mossa a Rackete.

Il Lussemburgo

Si unisce al coro di solidarietà anche il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn, con un accorato appello in un post su Facebook indirizzato a Enzo Moavero Milanesi:

“Salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è”.

La comandante della Sea Watch ora è agli arresti domiciliari a Lampedusa e rischia una pena da 3 a 10 anni. Ad aggravare la sua situazione, la collisione con la motovedetta della Guardia di Finanza mentre ha tentato di attraccare al porto.