Nuovo record de I Tre Forcellini a Reazione a Catena
A Reazione a Catena continua senza sosta la marcia de I Tre Forcellini, i matematici di Padova che hanno sbaragliato al game show del preserale di Rai Uno.
Nella puntata andata in onda ieri, sabato 6 luglio 2019 Simone, Alessandro e Gianluca hanno dato ben 25 risposte nella fase dell’Intesa vincente, arrivando a sfiorare il record assoluto di 28 appartenente a I Tre Denari quando conduceva Amadeus. Grazie a questa impresa i campioni sono arrivati alla fase finale del quiz con un montepremi pari a 145 mila euro.
Marco Liorni dà una penalizzazione a I Tre Forcellini
Prima di iniziare l’ultima catena, però, il padrone di casa Marco Liorni ha informato i campioni in carica una comunicazione molto importante. Gli autori di Reazione a Catena, infatti, hanno notato un errore da parte de I Tre Forcellini nella fase dell’Intesa Vincente. Nello specifico Simone, Alessandro e Gianluca, nella definizione del vocabolo “leva”, hanno usato il termine “sollevamento”, non consentito dal regolamento del quiz show di Rai Uno, avendo la stessa radice.
Quindi il conduttore è stato costretto a penalizzare i tre matematici, togliendo un punto alla domanda in questione. Quindi i ragazzi si sono ritrovati con un montepremi leggermente calato, ovvero 143 mila euro. Soldi che grazie alla loro bravura sono riusciti a mantenere integri fino all’ultimo.
Reazione a Catena: i campioni non vincono il montepremi di sabato
Tuttavia, per il secondo giorno consecutivo I Tre Forcellini non sono riusciti a portarsi a casa il montepremi accumulato durante tutta la puntata del 6 luglio 2019. Ricordiamo, infatti, che i campioni di Reazione a Catena in tre giorni hanno accumulato una bella cifra. Si rifaranno nell’appuntamento odierno in onda alle 18:45 circa su Rai Uno? Non ci resta che aspettare fino all’ultima Catena.
Intanto prosegue senza sosta il successo a livello d’ascolti del game show con Marco Liorni che continua a vincere contro Caduta Libera di Gerry Scotti, che ieri ha visto la sconfitta di Nicolò Scalfi.