Nella terza puntata di Non Disturbare, oltre a Guillermo Mariotto, è stata ospite pure Rita Dalla Chiesa. Intervistata da Paola Perego, la conduttrice ha naturalmente raccontato la perdita in tragiche circostanze del padre, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’episodio che più di qualunque altro ha lasciato una ferita lacerante nel suo cuore.
Negli anni Ottanta divenne prefetto di Palermo con l’intento di ottenere contro Cosa nostra gli eccellenti risultati conseguiti nella lotta al terrorismo. Pochi mesi dopo venne ucciso in un attentato mafioso, che costò la vita anche all’agente di scorta e alla moglie Emanuela. Tanti anni fa – Rita lo sa – molti telespettatori la criticavano per via degli occhi sempre tristi, ma era inevitabile considerando tutto ciò che le era successo.
Il padre le ha inculcato importanti valori: il senso della patria, della giustizia, e dell’appartenenza alla propria terra. Anche se, ricorda addolorata Rita Dalla Chiesa, per contrastare la mafia era sempre lontano. Addirittura dopo un anno vide per la prima volta suo fratello perché quando nacque loro abitavano a Firenze, mentre lui svolgeva servizio a Corleone. Distanza che non intaccò in minimo modo l’amore incondizionato provato dalla madre Dora Fabbro nei suoi confronti. Teneva sempre d’occhio il tg, molto vigile: temeva che potesse succedergli qualcosa.
Oggi come oggi come Rita Dalla Chiesa non prova più quei timori che la affliggevano in passato. “La mafia ormai non mi più paura” Esclama perché – aggiunge – commossa – dopo quanto hanno inflitto al padre, non possono più farle nulla. Nel corso della chiacchierata, Rita ricorda anche la perdita della madre, per cui non versò lacrime tanto: non se ne capacitava. Morì all’improvviso colpita da un infarto e così lei, in pieno stato di shock, non pianse.
Continuando il racconto a cuore aperto, parla molto anche di sé stessa, la Dalla Chiesa confessa che teme di perdere la memoria invecchiando. Questo è sempre stato il suo unico timore. Ritiene di aver vissuto una vita bellissima, ma – conclude – certe cose segnano per sempre.
In questi giorni Rita Dalla Chiesa ha presentato Mi Salvo da Sola, la sua autobiografia edita da Mondadori alla rassegna Sguardi al Femminile, tenutasi a Parma. Un’occasione per fare visita al cimitero dove sono sepolti i genitori. Si è ricordata immediatamente, come un flash, la fontanella dove papà andava sempre a cambiare i fiori per mamma. Veniva alla Villetta di notte, perché le Brigate Rosse lo aspettavano.
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