Fedez è gay: impazzano i commenti sul web

Una delle domande che più rimbalza tra i questuanti di google answer è: “Ma Fedez è davvero gay?”

Spesso e volentieri si tende ad ascoltare album e canzoni cercando di immaginare il personaggio o meglio, la persona che sta dietro testi e musica. E così facendo, si sbaglia. Infatti da quando Fedez ha varcato le soglie delle case italiane come giudice di XFactor, non ha certo dato l’immagine di latin lover che emerge da strofe come:

“Ora non lo ammetti perché hai a fianco la tua tipa ma se vedi quella f**a pensi: single a vita”

“Pensavo fossi amore invece eri una escort”

ma nemmeno l’idea dell’uomo vissuto in cerca di donne mature e con contenuti, come emerge da molte sue hit dedicate a fiamme che hanno deluso il rapper perché più interessate all’aspetto estetico e e ai soldi che a una relazione affettiva (Il cigno nero, L’amore eternit, Low cost etc.). Niente di tutto ciò. Il Fedez che ci si è presentato è un ragazzino sensibile, simpatico, un po’ timido e dai modi che chiunque potrebbe definire “effeminati”. La cultura hip-hop proveniente dai quartieri malfamati degli States ci ha abituati a immagini di rapper simili ad avanzi di galera, muscolosi, tatuati e circondati da groupie prosperose. Oggi invece siamo al cospetto di un ragazzo amato dalla teenager, tatuatissimo sì, ma che si commuove ascoltando le note dei concorrenti sul palco di XFactor, dimostrandosi perfino più impressionabile di Mica. Del resto lui stesso si era preso in giro con il suo primo successo Faccio brutto dichiarando di non essere certo lo stereotipo del rapper americano. Ben consapevole di essere un ragazzo anomalo, ecco cosa ha dichiarato al programma radiofonico Stanza Selvaggia:

“Ma io piango tantissimo, non so perché, ma mi capita spesso di piangere. Molte volte anche all’improvviso, fuori contesto, non riesco a trattenermi. Non mi pongo il problema perché non devo sembrare il maschio alfa. Lo so che c’è questo stereotipo per cui i rapper devono sembrare scafisti narcotrafficanti, ma io non fingo, non mi interessa crearmi un’immagine di un certo tipo”.

Ma basta davvero avere dei modi effeminati e dimostrarsi più sensibile della media dei ragazzi della tua età, perché il web ti definisca gay? A quanto pare sì e ad essere sinceri è l’idea che anche noi ci siamo fatte davanti alla TV. Non tanto per la sensibilità o l’effeminatezza che oggigiorno non sono certamente più prerogativa solo dei maschi omosessuali (non sono più prerogative nemmeno nelle donne, grazie a Dio). Le nostre riflessioni erano volte, più che altro, ad alcuni atteggiamenti “particolari” nei confronti di Mica (gay dichiarato da tempo) definito un “ragazzo molto simpatico”, ma soprattutto di Morgan con il quale per ammissione dello stesso Fedez c’è stato un bacio a fior di labbra, accompagnato da una grande sintonia in particolare a riflettori spenti. Tante parole di apprezzamneto per i colleghi maschi forse sono solo forme di rispetto nei confronti della fidanzata Giulia Valentina ma al nostro fine occhio non sono certo sfuggite alcune preferenze musicali culturalmente inserite nel panorama gay, Raffaella Carrà in primis. Senza dubbio Fedez si è sempre dimostrato sensibile alla causa omosessuale, dichiarandosi a favore dei diritti civili per le coppie LGBT, dal matrimonio alla genitorialità. Non dimentichiamo poi la campagna di sensibilizzazione twittata a San Valentino: “Mamma. Ecco il mio fidanzato” nella quale il rapper auspicava la fine di tanti pregiudizi. Si sa che n tribunale tanti indizi fanno una prova così come esistono alibi deboli o alibi di ferro; spetta al pubblico considerare gli atteggiamenti di Fedez, i testi delle canzoni, le sue amicizie particolari indizi che possono o meno tradirne un orientamento sessuale non proprio etero ma soprattutto capire se la relazione con la bellissima Giulia Valentina sia o no un alibi di ferro.

Quello che è certo è che questo non è un tribunale e a maggior ragione, l’orientamento sessuale non è né una colpa né una vergogna e quindi non dovrebbe essere oggetto di tante indagini. Resta il fatto che, semmai Fedez fosse omosessuale, sarebbe importantissimo per il suo ruolo sociale di estrema vicinanza al mondo degli adolescenti, fare un bel coming out come quello di Tiziano Ferro, Zac Efron,Torpe o il recente “I’m gay” di Tim Cook, leader della Apple. Gay o non gay, quello che Fedez ci dimostra è che non solo nel panorama rapper ma anche nella vita di tutti i giorni, l’orientamento sessuale e i caratteri principali del maschio e della femmina stanno sempre più incontrandosi, fondendosi, mischiandosi e stanno portando le donne ad essere più forti e risolute e gli uomini più sensibili e fragili, con buona pace dei puristi della razza e del maschio bianco occidentale cristiano.

Valentina Rubini – Le Metamorfosi di K

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