Albano Carrisi, incubo finito: “È anche un po’ cr**ino”

Albano Carrisi tolto dalla blacklist: l’ambasciatore ucraino consegna un omaggio al cantante

Rispunta finalmente il sole su Albano Carrisi dopo il suo inserimento da parte del governo ucraino nella black-list. La pace è stata definitivamente sancita con un omaggio assegnato dall’ambasciatore del Paese a Cellino San Marco. Un incontro non concesso a tutti, che l’artista racconta per Novella 2000.

L’ambasciatore ucraino a Roma Perelygin si è recato a casa Carrisi, a Cellino San Marco, per stipulare la definitiva pace, archiviati i problemi in passato. Un qualcosa di mai capitato prima, accolto con soddisfazione dall’ex marito di Romina Power e Loredana Lecciso, concessosi in un’intervista esclusiva al direttore del settimanale Roberto Alessi. È contento che tutto si sia risolto per il meglio. La “fama” come terrorista non gli scatena ilarità, anzi lo preoccupa.

Felicità è un bicchiere di vino

Tra tutti i pazzi in circolazione, ci mancava solamente – continua Albano Carrisi – che qualcuno lo mettesse nel mirino, come se fosse un malvivente. Entrando nello specifico, l’artista snocciola qualche ulteriore retroscena ulteriore sull’omaggio concessogli e la ritrovata serenità.

In merito, l’interprete italiano descrive l’ambasciatore come un uomo davvero simpatico, gentilissimo. Hanno brindato con il Don Carmelo, un vino rosso per lui speciale, dedicato a suo padre, un vino che per lui possiede pure altri significati.

A dispetto della congiura subita, Albano non ha mai creduto che il suo nome finisse nella lista nera per motivazioni politiche e ancora oggi confida si sia trattato di un grosso equivoco. Premesso di non poter entrare nella loro testa, pensa e spera sia costituito un errore.

Albano Carrisi non crede alle motivazioni politiche

Gli sembra impossibile l’intero casino sia stato giustificato dalle elezioni o, più precisamente, dalla campagna elettorale. In tal caso non sarebbe stata una mossa strategia “e anche un po’ cr**ino”.

Sulla falsariga di interviste precedentemente rilasciate, Albano Carrisi conferma l’opinione. Non fa politica e non ne ha mai fatta. Alla domanda se gliel’abbiano chiesto in passato, esclude sia il suo traguardo: lo è la musica.

La musica non prevede vincoli o colori politici e non porta sangue, bensì libertà. Perché non crea catene ma le spezza e arriva dove anche le grida più acute e violente non potranno mai.

Con le dichiarazioni rilasciate al direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, si conclude finalmente la lunga controversia. Tra Albano e l’Ucraina torna il sereno.