Annamaria Sorrentino: il marito Paolo accusato di omicidio

Nicodemo Gentile è stato recentemente intervistato da FanPage, riguardo il caso di Annamaria Sorrentino. Il legale della famiglia della 29enne, morta la scorsa estate, ha detto che prima del decesso, Annamaria corresse “come un proiettile”: stava fuggendo da una tentata aggressione da parte del marito, Paolo Foresta.

Dopo di ciò, la donna sarebbe accidentalmente caduta dal balcone di un’abitazione di Parghelia (Vibo Valentia) nel pomeriggio del 16 agosto 2020. Annamaria Sorrentino, una bellissima ragazza partenopea, vincitrice di numerosi concorsi di bellezza, è morta tre giorni dopo in ospedale, in preda a mille sofferenze. La 29enne si trovava in Calabria per trascorrere il ferragosto assieme al marito e ad alcuni amici.

Annamaria Sorrentino: non si sarebbe suicidata

Annamaria Sorrentino, come affermato più volte dai familiari, non si sarebbe suicidata (come invece sostengono il marito e gli amici della coppia presenti in quel momento, tutti non udenti) ma sarebbe caduta dal balcone del secondo piano mentre cerava di fuggire ad una tentata aggressione.

La procura di Vibo Valentia ha gli occhi puntati su Paolo Foresta, marito di Annamaria, accusato di omicidio preterintenzionale. A detta dell’avvocato Gentile, la casa in cui Annamaria e suo marito soggiornavano era diventata una “polveriera”.

Un gruppo litigioso

Riassumiamo ora gli eventi che avrebbero preceduto (il condizionale è d’obbligo) la morte di Annamaria Sorrentino. Quest’ultima ed il marito Paolo erano partiti da Napoli alla volta di Tropea, dove avevano trovato una casetta in cui trascorrere le vacanze di ferragosto.

I coniugi Sorrentino-Foresta erano partiti assieme ad al tre due coppie di amici più due bambini. In tutto erano 8 persone. Il gruppo , una volta giunti a Parghelia, era stato notato fin dall’inizio dai vicini a causa del carattere rabbioso dei componenti e dei loro volti scuri.

La notte tra il 15 e il 16 agosto 2019, sarebbe scoppiata una violenta discussione  attirante l’attenzione da parte dei vicini di casa. Questi avevano quindi avvertito le forze dell’ordine, in quanto allarmati per una voce femminile che chiedeva disperatamente aiuto. Quando i carabinieri arrivarono nella casa, tuttavia, sembrava essere tornata la tranquillità.

Il giorno dopo, Annamaria Sorrentino si era messa in contatto con la madre e, in un secondo momento, con la sorella Luisa, tramite videochiamata. Luisa aveva subito notato una situazione strana a casa della sorella. La donna aveva dunque chiesto ad Annamaria di indicarle la sua posizione, dicendole che sarebbe venuta a prenderla per riaccompagnarla a casa. Tuttavia, un amico aveva rassicurato Luisa, affermando che Paolo non le avrebbe fatto nulla e che ci avrebbe pensato lui.