FXpansion BFD 3

FXpansion BFD 3

BFD 3 è la terza generazione del virtual instrument di batteria prodotto da FXpansion.
L’aggiornamento introduce una nuova veste grafica e una libreria costruita da zero, con cinque diversi strumenti registrati in due famosi studi d’oltreoceano.
Gli ingegneri che hanno collaborato alle riprese e alla definizione dei preset includono Andrew Scheps, Rail Jon Togut e John Emrich.
La libreria di BFD 3 sostituisce interamente la precedente e include sette kit registrati agli Ocean Way e agli Omega Studios del Maryland.
Secondo FXpansion, i quattro kit realizzati in California hanno una vocazione naturale per metal, indie, pop e rock anni ‘70, mentre i tre strumenti della East Coast puntano a funk e jazz.
In questo secondo caso sono convenientemente disponibili articolazioni brush e mallet.
Il kit metal nasce da una DW Mardi Gras Sparkle con doppia cassa, sei tom e un rullante Tama Tempesta.
Tama fornisce il rullante anche per il kit Indie (un Bell Brass), basato su una Pork Pie Black Sparkle con tre tom.
Il sound degli anni ‘70 arriva sotto forma di un’immancabile Ludwig, modello Stainless Steel con tre tom e rullante Hammered.
Rimanendo in tema di classici troviamo una Gretsch Purple dedicata al pop ed equipaggiata con quattro tom e rullante Canopus Bronze Piccolo.

Queste ultime due batterie montano diverse serie di piatti Paiste e Zildjian.
I rimanenti tre kit (suonati rispettivamente con bacchette, spazzole e mallet) derivano da variazioni su un hardware Mapleworks Custom a sei tom.
I rullanti sono due custom da 13” e 14” della stessa casa e un Mapex Black Panther Blade.
I piatti sono Bosphorus, mentre le percussioni includono cabasa, tambourine, clap, cowbell e block.
La microfonazione, come da tradizione, prevede più di un mic per pezzo (per esempio su cassa e rullante) e diverse alternative di room, tra cui arrivano ora variazioni mono e con compressione hardware.
La perizia nel campionamento è racchiusa negli 80 differenti livelli dinamici disponibili per i rullanti.
Oltre alle classiche articolazioni della libreria BFD, la terza generazione di batterie FXpansion include rim-click per il rullante, rim-shot e rim-click per i tom e spash/bell per hi hat.
Tutto ciò dà origine a una corposa lista di preset dry e processati, ma potrete tranquillamente piegare il motore audio al vostro volere e costruire kit con massimo 64 pezzi (tra i 118 complessivamente disponibili) e un limite di cinque tamburi/piatti per ciascuna categoria.
Se ciò non fosse sufficiente a soddisfare le vostre esigenze, o siete possessori di versioni precedenti del software, potrete importare in BFD 3 la libreria originale di BFD 2, così come gli altri expansion pack o campioni in formato WAV.
L’importazione/esportazione funziona anche per i pattern MIDI.

BFD usa un motore audio ibrido, che affianca ai campioni una serie di modelli fisici per la definizione di alcuni aspetti critici del suono.
Un calcolo approssimato delle possibili combinazioni cassa/rullante/tom è più che sufficiente per comprendere l’introduzione dei modelli fisici di emulazione delle risonanze per simpatia dei tom.
Migliorata l’accuratezza del bleeding, che sfrutta algoritmi aggiuntivi per il rientro di cassa, rullante e altri tom nei mic dei singoli tom (Spill).
Sintesi a modelli fisici significa contenimento delle dimensioni della libreria, fattore cui contribuisce anche l’utilizzo di un nuovo formato audio lossless proprietario.
BDLAC (BFD3 Lossless Audio Compression) comprime i campioni a un terzo delle loro dimensioni originali, lasciando al motore audio il compito di sfruttare la CPU per la decompressione.
Oltre a una pura questione di spazio su hard disk, questo fattore incide radicalmente sulla quantità di RAM richiesta per il caricamento di un preset.
La tecnologia a modelli fisici è utilizzata per uno degli aspetti più critici della programmazione MIDI della batteria: il crescendo sui piatti.
In caso di una successione molto rapida di ribattuti, saranno i modelli a occuparsi di gestire e bilanciare campioni e articolazioni.

L’interfaccia utente di BFD ha subito un lungo processo di restyling, che introduce nel settore plug-in uno stile nuovo e riconoscibile.
Il kit è mostrato sotto forma di schema tecnico blueprint che consente di selezionare i singoli pezzi.
Le informazioni sul tamburo/piatto (modello, anno di costruzione, legno, ecc) sono visualizzate nello stesso display del kit, mentre il footer è dedicato al mixer.
L’abbandono della grafica con kit slot e l’introduzione di nuovi parametri di definizione fine del timbro obbligano a due ulteriori modifiche.
I controlli di Trim, Pan, Damping e Solo/Mute sono inclusi nel mixer, composto di quattro tab: Faders, Effects, Sends e Tweaks.
La colonna destra della finestra, rinominata Drum Editor, consta di due sezioni richiamabili da switch.
Tech ospita il controllo Tighten (hi hat) e duplica i controlli di Tweak, affiancati da accordatura fine e mix dei segnali
provenienti da microfoni di ambiente (inclusi overhead).
Il segnale di bleed è controllato da un gain generale e un sistema di mandata e ritorno che bilanciano Bleed e Spill.
Il comportamento dinamico del tamburo è ora definito all’interno di un range di variazione possibile tra i due
campionamenti dinamici estremi (Range), secondo una curva di velocity definita da rapporto velocity MIDI/volume
e dal pre-esistente Velocity Dynamics.
Le altre novità sono incluse tra i parametri della finestra Model e riguardano un controllo di Ambient Ratio (sezione Damping) per l’impostazione del damping applicato a mic diretto e di ambiente.
La definizione dei choke fade è ora possibile per singoli pezzi del kit (Base, Range, Drag) e sfrutta un sistema di assegnazione a diversi gruppi di choke.
Il mixer, dispone di una configurazione compatta automatica, ma disattivabile, che raggruppa tutti i canali di cassa, rullante e ambiente in Aux omonimi.
Introdotto anche un canale dedicato al metronomo interno.
La flessibilità è aumentata grazie a un Mini Mixer aggiuntivo, cui può essere assegnata una configurazione qualsiasi di canali.
Sul versante effetti, la prima novità riguarda l’introduzione di un ingresso Sidechain che consente di inviare agli effetti interni un segnale di sidechain proveniente dallaDAW.
Arrivano anche nuovi processori, tra cui il riverbero algoritmico FXverb, una versione a otto bande dell’EQ BFD, un EnvShaper basato su modelli DCAM e un distorsore che sostituire PSP Vintage Warmer.

La nuova libreria di groove MIDI include oltre 1.000 pattern, incrementabile recuperando i contenuti di BFD 2 e le ritmiche create dall’utente.
Vi è poi una serie di nuove funzionalità connesse a mappatura e programmazione MIDI.
Tra queste, una più estesa scelta di rullate e l’introduzione del pannello per disegnare dal tool Paint.