Della cera d’api sicuramente conosciamo molti dei suoi in usi, ma sappiamo com’è che viene prodotta? Partiamo con il dire che sono le api operaie a produrla, una volta solidificata, l’ape con le zampette posteriori riesce a togliere le scaglie di cera e le trita e amalgama con le mandibole. La cera d’api così ottenuta viene poi usata dalle operaie per costruire i favi delle loro arnie.
Una volta che le api hanno costruito i favi, l’apicultore può utilizzarli per ottenere la cera vergine, la qualità più pregiata esistente; il procedimento consiste nel far fondere i favi in acqua molto calda attraverso degli stampi, viene fatta filtrare per togliere le eventuali impurità; la cera si presenterà di un colore giallo dorato, con un profumo aromatico e dolce che ci ricorderà quello caratteristico del miele.
Gli usi della c’era d’api: con essa si possono creare delle bellissime candele, si ottiene la ceralacca, serve nella cosmesi, in medicina si usa per la fabbricazione di cerotti, balsami; è inoltre molto utile anche in agricoltura perché si usa per innestare ad esempio, nell’industria delle carte e in calzoleria sotto forma di creme e lucidi. Il suo uso principale è per lucidare mobili in legno e pavimenti, utilizzando una pasta ottenuta sciogliendo la cera d’api in essenza di trementina o in un altro tipo di solvente.
Dove si acquista: la possiamo sicuramente trovare in erboristeria, ma anche nei colorifici e in alcuni supermercati.
Proprietà: la cera d’api è idratante, antidolorifica, emolliente, cicatrizzante ed espettorante.
Preparazioni:
La cera d’api viene usata come già detto anche nella cosmesi, infatti si trovano in commercio molte creme con la cera d’api come ingrediente, ma se anche in questo caso si piace il fai date allora in casa si possono preparare alcuni prodotti di bellezza come ad esempio:
Tutti gli ingredienti sono facilmente reperibili nelle erboristerie, il benzoino è molto importante perché nutre e protegge la pelle. Per far fondere la cera d’api usate sempre il metodo del bagnomaria, essendo la cera d’api un prodotto infiammabile le alte temperature potrebbero essere pericolose, mentre a bagnomaria la cera si fonde a temperatura molto bassa.
Curiosità: L’uso della cera d’api risale ai tempi antichi, basti pensare che sono state ritrovate tracce nelle mummie Egizie; i romani la usavano per proteggere i dipinti sui muri dall’acqua, mentre nel Medioevo venne ritenuta così di valore da essere usata come forma di valuta. Lo sapevate che i bocchini dei didgeridoo, i famosi strumenti a fiato degli aborigeni australiani, sono costruiti con la cera d’api?
Le imprese, possono godere di forti agevolazioni e sconti in riferimento al noleggio auto. In…
Quando si parla di moda, oggi più che mai, si affronta un argomento e si…
Continua con grande successo la messa in onda serale di Un posto al sole. Le…
Le previsioni dell'oroscopo del 12 ottobre vedono gli Scorpione un po' intransigenti. I Gemelli, invece,…
Da poco è tornato l'appuntamento con Casa Chi, il format online in cui vengono effettuate…
E' da poco terminata una nuova puntata di Uomini e donne e anche oggi largo…