Rory Kinnear lutto straziante per uno degli attori di “James Bond”

Rory Kinnear
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Rory Kinnear, il triste racconto sulla morte della sorella

Rory Kinnear uno degli attori più conosciuti, grazie al ruolo di agente Tanner nei vari film di James Bond, “No time to die” “Quantum of Solace”, “Skyfall”, “Spectre”. L’uomo oggi piange la morte della sorella Karina che è deceduta a causa del coronavirus.

La sorella soffriva già di disabilità, si è ammalata qualche giorno fa, se n’è andata proprio adesso, non riuscendo più a combattere contro il virus che porta via con se tutto in poco tempo. Karina Kinnear si è spenta all’età di 48 anni, il virus le ha attaccato lo stomaco, i reni, i polmoni.

In pochissimi giorni da quello del Ricovero ad oggi le sue condizioni sono peggiorate sempre più velocemente. I suoi familiari hanno avuto modo di salutarla per l’ultima volta attraverso lo smartphone mediante una videochiamata che le è stata resa possibile in ospedale. Rory ha Infatti raccontato che la madre ha avuto l’onore di leggerle per l’ultima volta la sua storia preferita, mentre lui ha suonato una canzone che amava tantissimo.

Poi le ha ricordato quanto suo fratello fosse orgoglioso di lei. Nei suoi confronti ha tanto orgoglio e tanta gratitudine, una persona che lo ha fatto crescere e l’ha riempito di orgoglio e voglia di vivere.

Rory Kinnear ecco di cosa ha sempre avuto paura il celebre attore

Rory Kinnear ha raccontato che la morte della sorella è ciò che hanno sempre temuto. Quando la malattia ha preso piede in Italia a febbraio, loro hanno avuto soltanto un incubo, ovvero che la sorella potesse ammalarti e potesse finire proprio come alla fine sono andate le cose.

La capacità polmonare era ridotta, proprio in questi giorni era peggiorata, quindi erano già pronti a quello che sarebbe successo mentre lei non ne era a conoscenza. Ha sfidato la diagnosi, un po’ come è sempre stata abituata a fare a causa della sua disabilità.

Ecco di cosa soffriva Karina Kinnear

A proposito della nascita, Rory aveva subito dei danni al cervello a causa della mancanza di ossigeno. Era rimasta paralizzata dalla vita in giù dopo aver fatto un’operazione salvavita alla colonna vertebrale. La ragazza era ridotta sulla sedia a rotelle da quando aveva 19 anni, quindi da 6 anni. 6 anni fa ha subito anche una danno renale per una sepsi che ha peggiorato le sue condizioni.

La madre ha cercato di mantenerla in vita in tutti i modi, una sfida contro la morte, contro i medici, contro la malattia portata avanti da entrambe. Sono state brave, ma non è bastato.