Coronavirus, Lopalco: ”A giugno vedremo gli effetti della movida”

Coronavirus, Lopalco

Incubo Coronavirus sparito? Assolutamente no. Eppure, per tantissimi giovani e non, sembra che la riapertura coincisa con la Fase 2 sia una sorta di ”liberi tutti”. Lo testimoniano gli assembramenti e la ripresa della movida da Nord a Sud. Nella notte del 24 maggio, il lungomare di Napoli è stato preso d’assalto, così come le vie principali di Brescia e Verona. Un situazione che fa preoccupare governatori ed epidemiologi.

Pierluigi Lopalco, epidemiologo, è intervenuto alla trasmissione Agorà su Rai 3, spiegando che gli effetti della movida, se sarà così incontrollata, si vedranno nella seconda metà di giugno. Questo perché anche i giovani non sono immuni al nuovo Coronavirus. Il problema principale consiste nel contagio successivo, a genitori, parenti e persone fragili.

Coronavirus: il pericolo della movida

Il ceppo del nuovo Coronavirus è stato isolato e sembra che si sia indebolito. I contagi e le morti diminuiscono, ma non l’allerta, che deve sempre essere alta. A ciò servono le raccomandazioni da parte dell’ISS e del Governo. Solo con il distanziamento sociale e l’utilizzo dei presidi di protezione si potranno contenere i contagi. Eppure, c’è chi non sembra interessarsi a nulla, preferendo la movida.

Lopalco, intervenuto ad Agorà, ha spiegato che il nuovo Coronavirus colpisce anche i giovani, sebbene in maniera più leggera e con sintomi leggeri, scambiabili spesso per una banale influenza. Il problema diventa importante quando il virus viene poi trasmesso ai loro genitori o ad altri soggetti deboli, nei quali la Covid-19 può essere anche fatale. Gli effetti di questa movida, assolutamente da evitare – spiega Lopalco – si vedranno solo tra qualche settimana, dunque dopo la seconda metà di giugno.

Rischio chiusura sempre presente

I Sindaci delle varie città sono preoccupati per quanto sta accadendo. Se davvero i contagi riprenderanno e ci sarà la seconda ondata da Coronavirus, le attività dovranno richiudere. Per tentare di arginare gli assembramenti, in diverse località sono state anticipate le date di chiusura dei locali, ma non sembra essere servito a molto, come testimonia quanto successo a Napoli sabato scorso.

Inoltre, solo adesso si inizia a conoscere un po’ meglio il Coronavirus e i suoi effetti. Secondo le ultime ricerche, il 30% dei pazienti colpiti dalla Covid-19 presentano danni ai polmoni permanenti, dovuti alla forte polmonite interstiziale. Sarà quindi essenziale continuare con la ricerca, anche per trovare un vaccino efficace. A tal proposito, è recente l’appello di 40 milioni di medici e infermieri, che sperano in un investimento di fondi per la salute al G20.