Maria De Filippi, scoppia la bufera contro la conduttrice: “Non può farlo…”

Maria De Filippi

Maria De Filippi approda in Rai: malumori per tale decisione

Nel pomeriggio di giovedì a Roma sono stati presentati i palinsesti autunnali 2020/2021 della Rai. Tra le tante novità ed esclusioni, una presenza in autunno ha scatenato una serie di reazioni sia positive che negative. Sulla prima rete della tv di Stato approderà la regina della televisione italiana, ovvero Maria De Filippi.

L’informazione del prossimo impiego della moglie di Maurizio Costanzo è stata accolta con gioia da gran parte dei suoi sostenitori, ma nello stesso tempo ha provocato dei malumori tra i dirigenti della televisione pubblica. Andiamo a vedere nello specifico cosa è accaduto.

Malumori per la presenza della De Filippi in Rai

Ebbene sì, il prossimo 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sulla prima rete in onda un evento davvero raro. Infatti, il pubblico di Rai Uno si troverà davanti tre celebri donne che fanno parte del mondo dello spettacolo.

Stiamo parlando della regina della televisione italiana Maria De Filippi, della cantante Fiorella Mannoia e dell’attrice romana Sabrina Ferrilli. Il compito delle tre sarà quello di presentare la speciale manifestazione. La decisione ha scatenato una serie di polemiche. Ad alzare un polverone è stato Michele Anzaldi, il segretario della Commissione di Vigilanza Rai.

A quanto pare quest’ultimo ha avuto un duro sfogo sul suo account Twitter dopo essere venuto a conoscenza dei prossimi palinsesti che partiranno a settembre. Stando alle sue parole, la scelta di affidare la serata al volto di punta di Mediaset, che è la concorrenza, sarebbe una forte umiliazione per tutte le donne che da anni operano nella tv pubblica.

Il post di Michele Anzaldi su Twitter

Nel post in questione, Michele Anzaldi ha scritto: “Per la giornata contro la violenza sulle donne, Rai Uno decide di umiliare le donne Rai”. L’uomo ha annunciato che lo speciale lo condurrà Maria De Filippi, simbolo della concorrenza. “Senza nulla togliere a De Filippi, alla Rai mancano professionalità femminili?”, ha scritto il segretario della Commissione vigilanza Rai.

Il discorso di quest’ultimo poi si è indirizzato polemizza do un generale sulla  televisione del nostro Paese: “Confermati sprechi privilegi propaganda. Trionfo società di produzione, strapotere degli agenti in conflitto d’interessi, infornata di giornalisti esterni, niente svolta a informazione e pluralismo”.