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Libertà di espressione.

Un illustratore americano racconta i valori dell’Occidente di oggi, settant’anni prima. Le opere di Norman Rockwell saranno esposte fino a domenica 8 febbraio a Roma (Palazzo Sciarra, via del Corso, 239).

Libertà in pericolo.Le ostilità esistono. Siamo coscienti del fatto che il nostro popolo, il nostro territorio, i nostri interessi siano in serio pericolo”. Con queste parole, il 7 dicembre 1941, Franklin Delano Roosevelt dichiarò guerra al Giappone.

Nel 1943 Norman Rockwell, illustratore americano già celebre per le copertine del Saturday Evening Post, realizzò quattro manifesti a sostegno degli Stati Uniti d’America e della loro campagna contro il nazifascismo. I quattro manifesti di Rockwell riassumono le quattro libertà da tutelare e da diffondere: i quattro diritti umani fondamentali che Roosevelt aveva opposto agli obiettivi delle tirannie europee.

La libertà d’espressione, la libertà di culto, la libertà dalla paura e la libertà dal bisogno.

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Libertà dalla paura.
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Libertà di espressione.
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Libertà dal bisogno.
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Libertà di culto.

 

Contro l’ISIS. Guardando attentamente questi quattro manifesti non si può non pensare allo stato attuale delle cose: alla crisi internazionale dovuta al terrorismo islamico, agli attacchi dell’ISIS e alle decapitazioni in diretta degli ultimi giorni. L’attentato a Charlie Hebdo, contro la libertà d’espressione, ha comportato lunghe riflessioni sui valori dell’Occidente, da parte dei partiti politici, dei Capi di Stato, dei singoli cittadini europei. Un artista americano, settant’anni fa, li aveva già individuati.

La mostra. Rockwell rappresenta i principi ispiratori del discorso del Presidente americano in quattro ritagli della quotidianità, evitando accuratamente pose trionfalistiche o facili giochetti retorici.

L’intera produzione di Norman Rockwell, d’altronde, è caratterizzata da questo sguardo per nulla presuntuoso sulla realtà, nonché dalla volontà di produrre, in una sola immagine, una narrazione degna di un romanzo di Charles Dickens.

L’esposizione di Palazzo Sciarra offre al visitatore una panoramica sul lavoro di questo illustratore, dai suoi esordi alle opere progettate per sostenere i diritti civili per le persone di colore, negli anni Sessanta.

Le informazioni sulla mostra sono disponibili a questo link.