Roberto Calasso, morto il rivoluzionario della dieta culturale in Italia

Roberto Calasso
Roberto Calasso

Roberto Calasso i racconti più importanti in due opere autobiografiche

Roberto Calasso dice addio al mondo. Aveva 80 anni, lottava danni contro la malattia che non gli ha comunque impedito di riordinare i ricordi di una vita e dare in mano alla stampa due libri autobiografici come Memè Scianca, in cui racconta la sua infanzia a Firenze, e Bobi, memoir su Roberto Bazlen. A questo proposito Calasso fu un rivoluzionario in Italia che con la sua Adelphi ispirata a Bobi Bazlen e Luciano Foà, ha dato il via ad una svolta radicale nella storia dell’editoria italiana.

Scrittore e presidente della casa editrice Adelphi ha fatto il possibile per modificare la dieta culturale degli italiani, contagiando la nostra cultura con nuovi autori non conosciuti o nel tempo rimossi. Ha inserito anche filoni di pensiero e di meditazione appartenenti ad altre aree geografiche praticando un taglio netto alla cultura autocensoria, al dogma razionalista, al progressismo convenzionale, al culto dell’ortodossia e molto altro ancora.

Il decollo di Adelphi, grafica particolare e ricca articolazione

Adelphi nasce in qualità di atto di protesta nei confronti dell’Einaudi che ai tempi non aveva voluto pubblicare le opere di Nietzsche, curate da Giorgio Colli e Mazzino Montinari. Fu lui ad infrangere un importante tabù. Così l’Adelphi decollò con un atto che può essere definitivo di insubordinazione. La grafica dell’Adelphi è tutta particolare partendo dai colori delle copertine. E’ articolata più che altro come una biblioteca in cui si tratta qualunque tema, a fondo.

I lettori italiani grazie a lui ed alla sua editoria hanno avuto la possibilità di scoprire e riscoprire un continente geo-culturale come la Mitteleuropa, familiarizzando inoltre con le atmosfere di Joseph Roth e di Karl Kraus e poi ancora di Arthur Schnitzler e di Hugo von Hoffmansthal. Sono stati tanti gli autori della letteratura italiana che hanno trovato rifugio nelle collane di Calasso.

Parliamo di grandi nomi come Leonardo Sciascia ed Alberto Arbasino. Possiamo aggiungere anche Georges Simenon, che è stato per anni snobbato dalla confraternita poichè considerato un autore protagonista di una letteratura minore. Ha ricevuto la sua consacrazione grazie all’Adelphi.

Alcune delle sue più importanti opere

Calasso, intellettuale esigente a volte anche caratterialmente urticante è apparso come il custode di una cultura esclusiva. E’ stato lui a scrivere libri originali partendo per esempio da “La rovina di Kasch”, oppure “La Folie Baudelaire”, “Le nozze di Cadmo e Armonia” deò 1988, “Ka” del 1996, “K.” del 2002, “Il rosa Tiepolo” del 2006, “L’ardore” del 2010, “Il cacciatore celeste” del 2016, “L’innominabile attuale” del 2017, Il libro di tutti i libri del 2019, “La tavoletta dei destini” ultimo successo del 2020.