Franca Viola ed il suo no al matrimonio riparatore dopo lo stupro

Molti di noi, soprattutto i giovani non sanno chi era Franca Viola. Franca Viola è stata la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore diventando simbolo di libertà e di emancipazione femminile nel secondo dopoguerra.

E’ anche grazie al suo gesto se il 5 Agosto 1981 è stato abrogato l’articolo 544 del codice penale che prevedeva la possibilità per una donna di rimediare al reato sposando la vittima con un matrimonio riparatore in caso di violenza carnale. All’epoca infatti, e non parliamo di Medioevo, lo stupro era considerato un reato contro la morale e non contro la persona. Ricordiamo che solo nel 1996 la violenza sessuale venne legalmente riconosciuta come reato contro la persona e non come reato contro la morale.

Franca Viola aveva 17 anni quando venne rapita il 26 Dicembre del 1965 da Filippo Melodia e dai suoi amici. Melodia la violentò e la tenne segregata per otto giorni per convincerla a sposarla, con il matrimonio riparatore il reato sarebbe stato cancellato, altrimenti la ragazza sarebbe per sempre diventata una “svergognata”. Tuttavia, né Franca né il padre si piegarono alla prepotenza di Melodia e anzi, tutt’altro; il padre di Franca finse di accettare la proposta e organizzò un incontro. In questo modo riuscì a farsi dire dove era tenuta segregata la figlia, ma all’incontro arrivò anche la polizia che arrestò Melodia e i complici.

Franca Viola, poco più che ragazzina, si ritrovò suo malgrado a cambiare la storia e al processo rimase celebre la sua frase “Quando un uomo ricorre alla violenza, ribellatevi”. Filippo Melodia venne poi condannato a 11 anni di reclusione, ridotti a 10, e a due anni di soggiorno obbligato vicino a Modena, dove fu ucciso nel 1978.