In Italia sono addirittura 5 milioni le persone affette da patologie renali croniche. Negli ultimi anni, purtroppo, il numero delle persone coinvolte in questo genere di malattie sta aumentando e con loro anche l’incidenza tra i bambini. Oggi, 10 marzo 2016, Giornata mondiale del rene, i medici italiani hanno voluto mostrare una sorta di decalogo, che spiega come prevenire e come affrontare le malattie renali.
In particolare la cosiddetta “malattia renale cronica“, talmente diffusa che è conosciuta in tutto il mondo con l’acronimo MRC, è stata considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un problema di salute pubblica globale, visto il suo diffuso aumento negli ultimi anni e le sue previsioni che non sono assolutamente delle migliori: gli studiosi credono che la sua incidenza aumenterà del 17% nei prossimi dieci anni.
Sopratutto in Italia la situazione è davvero allarmante: sono circa 5 milioni gli italiani che ogni anno lamentano la sofferenza di questa malattia. La MRC è stata classificata dagli studiosi e comprende ben cinque stadi di crescente gravità: il primo stadio è quello che inizia con il danno renale, mentre il quinto è quello che addirittura necessita di trapianto di rene. La MRC si pone ormai al primo posto tra le malattie croniche per rilevanza epidemiologica, gravità e invalidità, peso assistenziale ed economico.
Per i medici esistono alcuni segnali di allarme che possono indurre il paziente ad approfondire il suo disagio, recandosi all’ospedale o parlandone con il medico di fiducia. Vediamoli.
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