Un appello al nuovo governo

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Le sfide che il nuovo governo si troverà ad affrontare sono a dir poco difficili da superare, eppure è bene trovare il coraggio per far ripartire il paese. Qui di seguito verranno mostrate alcune problematiche dove si auspica che il nuovo governo riuscirà a dar manforte.

Disoccupazione giovanile e neet alle stelle

Ebbene sì, la disoccupazione giovanile tocca quasi il 40%. Se pensiamo poi, che la stragrande maggioranza dei giovani occupati sono in precariato o con contratti a tempo, viene da pensare che il problema sia più grande di quanto si pensi. Un’altra piaga che sta maciullando l’Italia stessa è data dall’altissimo tasso di inattivi.

I neet, termine anglosassone utilizzato per descrivere tutte quelle persone che non studiano e non lavorano, sono tantissimi, e mai come ora c’è bisogno di fare un cambiamento di rotta.

Debito pubblico immenso

Il debito pubblico non è altro che il debito statale nei confronti di quei terzi e si dà il caso che tale debito supera i 2300 miliardi di euro. Per comprendere meglio tale fenomeno è necessario rapportarlo al Pil e ne viene fuori che il debito pubblico rappresenta il 133% del Pil; ricordiamo che il trattato di Mastricht impone ad ogni stato membro dell’Ue un debito pubblico sotto al 60% del Pil.

Se vogliamo approfondire di più il discorso è necessario prendere la nozione di debito pro capite, ovvero il debito che ogni cittadino ha nei confronti dello Stato: in altre parole ogni cittadino, di qualunque età ed estrazione sociale dovrebbe dare circa 40mila euro per poter estinguere il debito.

Evasione fiscale ed economia sommersa

Ogni anno l’Italia si ritrova a combattere queste 2 piaghe. Ogni anno vengono evasi circa 120- 130 miliardi di euro, una cifra immensa, ma che però non regge il paragone con l’economia sommersa dato che l’anno scorso ha toccato quota 333 miliardi di euro (per economia sommersa intendiamo tutte quelle attività che non vengono registrate mediante scontrino o fatturazione). Se sommassimo l’evasione fiscale e l’economia sommersa riusciremo a capire che ogni anno in Italia non vengono dichiarati all’incirca 450 miliardi di euro.

Un esercito di poveri

In Italia si stimano siano 10 milioni le persone povere o a rischio povertà. Questi dati sono ancora più allarmanti se consideriamo che quasi un terzo della popolazione è a rischio esclusione sociale (ovvero essere tagliato fuori dalla società). Un altro dato da considera è l’aumento della forbice tra ricchi e poveri poiché i poveri sono sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi.

Ora che abbiamo fatto un piccolo riepilogo dei problemi principali c’è da dire che le soluzioni purtroppo tardano ad arrivare, e purtroppo a pagare tutto questo sono i cittadini, quelle stesse persone che pagano un’infinità di tasse ed imposte senza però vedere la piena realizzazione del modello statale wellfaristico (cioè Stato che eroga servizi). Tutto questo lascia una profonda cicatrice nei confronti dei più deboli che vedono scemare le opportunità di poter far fronte alle difficoltà di tutti i giorni. Questo articolo è stato concepito per poter aprire bene gli occhi sulle problematiche del paese. Le soluzioni ci sono e speriamo che il nuovo governo le metti in pratica.