Leo Gullotta, attore e comico siciliano, in un’intervista si è espresso su Matteo Salvini. Del Ministro dell’interno non ha parlato bene ma ormai ci siamo abituati a chi lo critica. Solo pochi giorni fa l’ha fatto Gad Lerner, Giuliano Sangiorgi e la rivista Rolling Stone. Inaomma, di nemici il nostro vicepremier ne ha parecchi.
Il comico e attore celebre per il Bagaglino, dice la sua su Matteo Salvini. Leo Gullotta, apprezzatissimo dalla critica artistica, rischia di farsi parecchi nemici con le ultime affermazioni, rilasciate in un’intervista, sul Ministro dell’Interno. Riguarda all’Italia, Gullotta la definisce un paese che dimentica troppo facilmente il suo “passato prossimo”.
Ma l’attore non ha del tutto perso le speranze, perché crede che una parte di italiani riesca ancora a ricordare bene quello che è successo una manciata di anni fa:
“Eppure una parte di Italia questa memoria la vuole, la chiede, la desidera, la tira fuori e cerca di farla digerire in un Paese che non legge, dove quotidianamente scuola e Università, i luoghi dove si dovrebbero fare gli uomini e le donne di domani, vengono schiaffeggiate. Ma gli italiani, per fortuna, vogliono sapere. La cultura, i teatri, sono inviti a pensare”.
Ma l’attore è molo duro contro i politici italiani attuali. None esista a dire che parlano solo per frasi fatte, per sentito dire. Quella di oggi è per il comico una politica malata, limitata e cieca:
“Cosa dobbiamo aspettarci da queste persone che parlano solo per frasi fatte, per sentito dire? La radice del loro essere è molto lontana, non esiste, non c’è quasi. La politica è malata. Ed essendo malata è piena di virus. Ci pensi: ci sono ministri che mentre giuravano, probabilmente per voglia di visibilità, dicevano che non esistono le famiglie arcobaleno quando c’è una legge che le riguarda. Non è solo miopia, ma cecità”.
Non può mancare un piccolo riferimento al celebre programma di Pippo Franco, Il Bagaglino, nel quale Gullotta ha dimostrato di essere un bravissimo attore e comico Ma è proprio nello stesso programma che veniva disegnata un’Italia piena di contraddizioni, la stessa di oggi:
“Abbiamo raccontato per 22 anni, con picchi di 14milioni di telespettatori, un’Italia politica che è sfociata in questo tipo di Paese. Raccontavamo un’Italia televisiva, che poi è diventata la televisione di oggi”.
Ma su una riedizione del programma, l comico si esprime nostalgico:
“Non si può raccontare il Paese di oggi. “.
Ma su Salvini, l’attore siciliano è molto chiaro e duro:
“Di fronte alle dichiarazioni di Salvini sgrano gli occhi. Come si possono dire queste cose rispetto all’accoglienza? Il Mediterraneo oggi è un cimitero. E le sue parole sono pericolose, solo ascoltarle è orribile”.
Gullotta attacca anche il PD responsabile di aver portato gli italiani a scegliere la Lega:
“Questo fa male fa male a tutti, a chi le pronuncia per primo. La colpa è anche del PD che per anni ha fatto la guerra al M5s senza prendere in considerazione la Lega, che nel silenzio ha parlato alla pancia del Paese”.
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