Salute e benessere

Colpito da paralisi torna a camminare grazie a terapia rivoluzionaria

Un paziente colpito da paralisi completa delle gambe è tornato a camminare. Lo straordinario risultato si deve alla Mayo Clinic di Rochester. I ricercatori hanno utilizzato la stimolazione elettrica del midollo spinale, a cui ha fatto seguito una terapia riabilitativa.

In effetti già studi precedenti avevano dimostrato che la stimolazione elettrica del midollo spinale potesse facilitare le contrazioni dei muscoli volontari, consentendo ai pazienti di stare in piedi.

I risultati della ricerca

Lo studio ha avuto una durata di 43 settimane. All’uomo affetto da paralisi è stato impiantato un dispositivo di stimolazione elettrica del midollo spinale, quindi ha seguito un percorso riabilitativo multi-modale specifico. Al termine di queste 43 settimane l’uomo è riuscito a fare un passo utilizzando entrambe le gambe mediante una contrazione volontaria dei muscoli, che gli hanno consentito di stare in posizione eretta.

Il paziente in particolare è riuscito a fare un passo servendosi di un deambulatore su un tapis roulant. Si tratta del primo caso in cui è stato possibile riattivare i circuiti cronici dormienti del midollo spinale, tuttavia per mantenere l’equilibrio mentre camminava sul terreno col deambulatore, si è resa necessaria l’assistenza da parte di un trainer.

Chi è l’uomo colpito da paralisi che è tornato a camminare

A beneficiare di questa tecnica è un uomo americano di 29 anni, che 5 anni fa ha avuto un incidente su una motoslitta, che gli ha prodotto la lesione dei nervi spinali procurandogli una paralisi dalla metà del torace in giù. Così in particolare ha spiegato Lee, uno degli autori della ricerca:

“Lo studio dimostra che la stimolazione elettrica è in grado di ripristinare la funzionalità dei muscoli paralizzati e rende il paziente in grado di camminare. Non sappiamo esattamente come questo possa avvenire, e ora la sfida è capirlo. Ma c’è un altro gruppo che grazie a questa tecnica sta ottenendo risultati simili al nostri”.

La tecnica non è adatta a tutti i pazienti con paralisi

Nello studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine si precisa che questi benefici potrebbero non riscontrarsi in tutti i pazienti con paralisi. Risultati analoghi è possibile ottenerli probabilmente nei pazienti in cui la lesione delle vie nervose del midollo spinale che collegano il cervello ai muscoli non è completa. Nel caso in cui sia completa la tecnica potrebbe non funzionare.

Marco Troisi

Dottore in giurisprudenza, appassionato bibliofilo, cultore delle belle lettere. Vincitore di concorsi in ambito letterario, i suoi testi sono stati pubblicati in numerose riviste e antologie. Gestisco https://www.news24web.it/, un sito informativo che si propone l'obiettivo ambizioso di raccontare la contemporaneità.

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