pillola contro l'obesità
pillola contro l'obesità: arriva la pillola contro l'obesità!

Una recente ricerca americana potrebbe aver trovato finalmente il rimedio contro uno dei problemi che affliggono maggiormente le popolazioni: l’eccesso di peso. La pillola contro l’obesità, in realtà è ben più che una semplice dieta alternativa, in quanto aiuterebbe anche ad abbassare diabete ed altri disagi altrettanto importanti.
Tutto questo è ipotizzabile grazie ad una ricerca americana, che ha portato alla luce la fexaramina, una sostanza che “inganna” l’organismo avviando la digestione senza bisogno di cibo e che quindi permette di bruciare il grasso in eccesso. La notizia è riportata da diverse testate giornalistiche e siti d’informazione, tra cui Tgcom 24.

 

Pillola contro l’obesità: la ricerca

Come accennato sopra, la fexaramina è il risultato di una ricerca americana basata sul tentativo di mettere a punto un rimedio finalmente definitivo contro numerose problematiche tra cui l’obesità e il diabete; la soluzione starebbe proprio in una sorta di pasto immaginario, un inganno ai danni dell’organismo che avvia il processo digestivo anche se la persona in questione non ha mangiato. Tutto questo, come sottolineano gli esperti, non va a vantaggio soltanto degli obesi, ma anche dei diabetici in quanto è potenzialmente idoneo ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue.
Ovviamente per adesso non ci sono state sperimentazioni su esseri umani, ma quelle effettuate sui topi hanno dato buoni risultati: la fexaramina è stata somministrata per cinque settimane, una volta al giorno, a dei roditori obesi, i quali hanno presentato una chiara accelerazione del metabolismo, nonché la conversione di alcuni depositi di grasso in una forma adiposa meno dannosa, che è in grado di bruciare energia.

 

Pillola contro l’obesità, come funziona?

Ma come funzione la pillola contro l’obesità? Alla base di tutto c’è un meccanismo specifico, che riguarda un recettore farnesoide X, una proteina catalizzante che dà inizio al processo con cui il corpo rilascia acidi biliari dal fegato, digerendo il cibo e immagazzinando grassi e zuccheri. Tutto questo, normalmente, si attiva all’inizio di ogni pasto e stimola l’organismo affinché esso bruci grassi per poter accogliere il cibo.
Il principale obiettivo del team di ricerca è appunto quello di poter procedere al più presto con la sperimentazione su esseri umani, per cercare di mettere a punto una pillola il più possibile efficacie e il meno possibile invasiva per ogni soggetto interessato all’utilizzo.

 

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