Cancro, scoperto come i tumori “dopano” le cellule

Tumori nuove cure

I ricercatori dell’università di Padova sono autori di una importante scoperta che potrebbe portare a fermare la proliferazione delle cellule tumorali, anche per i tumori non rispondenti ai farmaci. Nello specifico i ricercatori hanno scoperto una sorta di “motore” del cancro che facilita la proliferazione delle cellule cancerogene.

Cancro: le proteine che lo alimentano

In particolare la proteina Yap, nota da anni agli studiosi, è fondamentale per far sì che le cellule sane si trasformino in cellue tumorali. Colpire direttamente questa proteina allo stato attuale però non è possibile. I ricercatori hanno scoperto però che Yap si lega sempre a un’altra proteina, Brd4: entrambe agiscono nelle stesse regioni cromosomiche. Yap si potrebbe dire che “dopa” le cellule tumorali ma per farlo ha bisogno della proteina Brd4. I ricercatori hanno compreso come inibire mediante una molecola l’espressione della proteina Brd4.

Così spiega Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova e capo del gruppo di ricerca:

“In questo modo, il tumore perde il suo “doping”, diventa vulnerabile e, nei nostri modelli sperimentali, torna ad essere sensibile alla precedente chemioterapia”

Cancro: prospettive future

La particolarità di questo studio condotto dall’università di Padova, sta nel fatto che si va oltre la terapia a bersaglio molecolare, in quanto non riguarda specifiche e singole mutazioni genetiche, bensì spiega Piccolo:

Qui non si va a colpire un singolo gene mutato, ma centinaia e centinaia di geni che conferiscono super poteri al cancro: si abbassano le attività di tutti, si colpiscono le loro difese in modo generale”

Questo nuovo tipo di approccio potrebbe quindi rivelarsi efficace nel contrastare i tumori, in particolare queli resistenti al trattamento con i farmaci. Tuttavia Piccolo avverte che:

Purtroppo i farmaci contro BRD4 sono ancora in fase sperimentale negli esseri umani e non se ne conoscono ancora per intero i possibili effetti tossici“.