Carlo Cicchelli, il presunto rituale di magia nera: parla l’assassina

Carlo Cicchelli, il presunto rituale di magia nera: parla l'assassina
Carlo Cicchelli, il presunto rituale di magia nera: parla l'assassina

Clea Fernanda Maximo da Silva (37 anni) è la donna di origini brasiliane, fidanzata ed assassina di Carlo Cicchelli (48). La nota rivista settimanale Giallo ha ultimamente reso note alcune sconvolgenti dichiarazioni di Clea riguardo la sua colpevolezza nell’omicidio dell’avvocato italiano:

‘Sì, sono stata io. Ho ucciso Carlo durante un rito di magia nera a cui lui stesso mi aveva costretto a partecipare’

Durante il rituale, l’uomo avrebbe chiesto alla sua compagna di legarlo. Clea avrebbe colto al volo la scellerata opportunità di eliminarlo fisicamente. Il motivo? A esplicarlo è la stessa Clea, la quale ha confessato di aver subito numerose violenze fisiche e psicologiche da parte di Carlo Cicchelli.

Carlo Cicchelli: il terribile delitto avvenuto in Brasile

Carlo Cicchelli era uno stimato avvocato originario di Torino. La sua compagna brasiliana, Clea Fernanda da Silva, ha ammesso di averlo ucciso. Il delitto sarebbe avvenuto a Maceiò, una località sulla costa Ovest del Brasile, all’interno di un’abitazione che la coppia condivideva. L’omicidio è avvenuto più di un mese fa.

Dopo l’assassinio, la donna ha tenuto il cadavere di Carlo Cicchelli nascosto per oltre cinque settimane. Le indagini sono scattate solamente dopo la denuncia da parte dei familiari dell’uomo che risultava scomparso; denuncia in seguito trasmessa alle autorità brasiliane. La donna è stata infine arrestata.

Le confessioni della fidanzata

Le confessioni di Clea fanno accapponare la pelle, per l’efferatezza del delitto di Carlo Cicchelli e per alcuni particolari agghiaccianti:

‘E’ vero, dopo aver ucciso Carlo ho tenuto il suo corpo nascosto. L’ho avvolto in alcuni sacchi di plastica e l’ho ricoperto con del profumo per nascondere l’odore che emanava’

Al momento, gli inquirenti non avrebbero trovato reali riscontri sulle presunte violenze subite dalla donna, né tantomeno sul rituale di magia nera istituito da Carlo Cicchelli ed a cui Clea sarebbe stata costretta a partecipare. La famiglia dell’avvocato ipotizza che la donna abbia voluto sbarazzarsi dell’uomo, per mettere mano sul suo cospicuo patrimonio.